12.11.2005

Note a margine dell'incontro con l'azienda

…ricapitolando:

12 e 13 ottobre a Milano: l’azienda presenta alla commissione trattante del coordinamento nazionale dei delegati una proposta di rinnovo del contratto integrativo aziendale che non risponde ad alcune importanti rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma rivendicativa.
La commissione trattante, giudicando negativamente la proposta aziendale, sospende il tavolo delle trattative e torna dai lavoratori illustrando la proposta dell’azienda che viene respinta al mittente e nelle assemblee si cominciano a definire i metodi di lotta per un eventuale stato di agitazione.

24 novembre a Roma: si riunisce il coordinamento nazionale dei delegati, in considerazione delle assemblee con i lavoratori tenutesi in tutte le città e del silenzio aziendale dichiara lo stato di agitazione. Vengono proposti all’attenzione dell’azienda 5 punti sui quali vogliamo che riprendano le trattative.

1 dicembre a Milano: assemblea sindacale generale dei lavoratori, viene definito un programma di iniziative e mobilitazioni che portino allo sciopero indetto per il 17 dicembre. Si susseguono volantinaggi di fronte ai negozi e la comunicazione con i mezzi di informazione porta alla pubblicazione di alcuni articolo.
Nella giornata del 1° dicembre si apprende la notizia che l’azienda è disposta a riaprire il tavolo delle trattative.

E arriviamo al 9 dicembre a Roma:

la commissione trattante è composta dai delegati delle seguenti città: Milano, Roma, Genova, Napoli, Bari, Firenze, Bologna, Padova, Torino. L’azienda illustra la sua seconda proposta per il rinnovo contrattuale. La trattativa su questa proposta è subordinata alla sospensione dello stato di agitazione.
Rispetto alla prima proposta è decisamente migliore ma rispetto alla piattaforma rivendicativa dei lavoratori ci sono alcuni nodi da sciogliere.
Sentita la proposta, la commissione trattante si riunisce senza l’azienda: I delegati si confrontano sulla proposta dell’azienda che viene giudicata complessivamente un passo in avanti ma vengono ribaditi con fermezza alcuni problemi imprescindibili sui quali si da mandato ai funzionari nazionali di sondare la disponibilità dell’azienda.

I funzionari nazionali cominciano a sondare l’azienda e ricevono rassicurazioni sulla disponibilità a rivedere le criticità sollevate dai delegati.

Le ipotesi a questo punto sono 2:
accettare la proposta dell’azienda come terreno di trattativa e sospendere lo stato di agitazione.
Rifiutare la proposta dell’azienda e continuare con lo stato di agitazione.

…ora la trattativa può riprendere. Lo stato di agitazione è stato sospeso ma teniamoci pronti... se nell'ambito della trattativa non si arriverà ad un accordo ci mettiamo poco a riconfermare lo stato di agitazione e continuare la mobilitazione. parleremo di tutto questo nelle assemblee che si terranno in settimana presso i negozi..cominciate a guadarvi la proposta!