solidarietà da un anonimo libraio del centro
Contro la mercificazione della cultura e l'asservimento dei lavoratori
Come tanti altri che già hanno scritto su questo Blog, manifesto la mia totale e incondizionata solidarietà ai colleghi/e, compagni/e della Feltrinelli: lavoro per una grande e storica libreria del centro del Milano che, anche se non ha raggiunto (in gran parte per scelta) le dimensioni e le caratteristiche della "catena" commerciale, presenta da diversi punti di vista la stessa tendenza alla sclerosi culturale, all'adeguamento alle moderne dinamiche di sfruttamento del lavoro che caratterizza realtà più ampie e diffuse. Un moto che sembra non avere un punto di arresto, in una corsa verso il baratro che lega non soltanto i lavoratori del settore, ma la società intera e i suoi concreti e codificati meccanismi nei rapporti di lavoro: libri come salumi e frigoriferi? Un forte augurio di vittoria e una personale disponibilità a manifestare con loro a tutti i lavoratori della Feltrinelli che, incuranti delle pressioni della dirigenza, esprimono il proprio diritto alla protesta.
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