4.21.2006

altro giro, altro regalo

SABATO 22 APRILE:
seconda giornata di scioperi a scacchiera in Feltrinelli!
abbiamo fatto il primo sciopero in 50 anni,
ci stiamo prendendo gusto...!

OTTIMA RIUSCITA

Saranno in sciopero i lavoratori Feltrinelli e Ricordi di BARI, TORINO, FIRENZE, BRESCIA, PARMA, RAVENNA, MODENA, BOLOGNA e PESCARA. non si sa quando né per quanto.

aggiungete nei commenti a questo post, notizie, info e cronache dalle città in sciopero.

36 Comments:

At 4/21/2006 5:03 PM, Blogger Giacomo Brunoro said...

era ora! magari tutti i lavoratori di settore aprissero gli occhi: già me lo vedo cosa succederebbe se finalmente scioperassero tutti "gli operatori di call center", tutti gli "eterni stagisti" che lavorano nei giornali di tutta Italia ecc. ecc....

 
At 4/21/2006 7:20 PM, Anonymous Anonimo said...

fateci sapere..siamo con voi!!!

 
At 4/21/2006 9:30 PM, Anonymous Anonimo said...

Aggiungete subito Pescara, anche noi scioperiamo per 4 ore e quasi sicuramente la libreria dovrà chiudere!

abbracci e baci
annalisa

 
At 4/21/2006 11:32 PM, Anonymous Anonimo said...

Voglio esprimervi tutta la mia solidarietà riportando il monito
conclusivo di un intervento di Giuseppina Salvemini pubblicato sul sito
dell' U.S.I. www.lottadiclasse.it : LEGGETE E DIFFONDETE...

Titolo dell'articolo di cui sopra: IL PRECARIATO COME FORMA DI
CONTROLLO SOCIALE

"Ai lavoratori non restano che le batterie di allevamento o quelli
che se lo meritano un allevamento a terra sotto fari accecanti e spazi
ristretti. Facciamo conto che siano i lavoratori che hanno diritto
alle ferie, alla copertura delle malattie, alla pensione. Gli ultimi
rimasti, che con il tempo diventeranno solo un ricordo di quando anche
i padroni avevano dei limiti. Oggi stretti nella morsa del bisogno
lavorativo i lavoratori stentano a riconoscere la indissolubile verità :
lo sfruttamento del lavoro porta sempre e comunque ad uno sfruttamento
dell’individuo e di tutte le capacità ed espressioni sociali."

Giuseppina Salvemini

Voglio salutarvi con una bella poesia di Sabatino Catapano intitolata:

IL SOGNATORE

Un cielo di nuvole grigie
Sovrastava incombente
In una quotidianitÃ
Apatica, alienante.
Cercavo la luce
Il calore del sole
Le energie
Stavano per esplodere…
Con tutta la rabbia in corpo
Feci un salto felino
Per irrompere
Nella coltre grigiastra
Da squarciarla…
Per trovare il mio sogno.
Finii seppellito
Da frammenti di nuvole
Feci coraggio
Per vincere le paure
Da sotto le macerie
Ancora più grigie
Continuavo indomito
La ricerca…
Del mio sogno.


Continuate così...

Io, che sono stata A LUNGO cliente avvelenata dal serpente EFFELUNGA,
sono con voi!

Valeria

 
At 4/22/2006 2:05 AM, Anonymous Anonimo said...

ciao sono un precario di una piccola casa editrice romana, ...vorrei partecipare alla mobilitazione
quando scioperate a roma?


mario

 
At 4/22/2006 11:38 AM, Anonymous Anonimo said...

caro precario romano. purtroppo non ti possiamo rispondere. lo sciopero deve essere a sorpresa e, scusa, ma non sappiamo chi sei. potresti anche essere un dirigente della sede che vuole fare il furbo...
ti conviene rivolgerti direttamente a un collega in qualche negozio. face to face...

 
At 4/22/2006 3:46 PM, Blogger effelunga said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

 
At 4/22/2006 3:47 PM, Blogger effelunga said...

PRIME NOTIZIE DAGLI SCIOPERI:
BARI PRIMO TURNO OTTIMA RIUSCITA CON VOLANTINAGGIO STRISCIONE ETC. ETC.
TORINO 80% DI ADESIONE AL VILLAGE LINGOTTO E CHISURA DI UNA LIBRERIA

A PIU' TARDI PER COMMENTI PIU' AGGIORNATI

RIBELLI FINO ALLA VITTORIA!!!

 
At 4/22/2006 7:53 PM, Anonymous Anonimo said...

a modena sono arrivati i rinforzi dalla sede...una volta tanto i dirigenti lavorano

 
At 4/22/2006 8:12 PM, Anonymous Anonimo said...

Modena 22/04/06...
Ore 15.30 - 19.30 scioperoooooooo
Volantinaggio e bandiere...abbiamo avuto una grande adesione da parte di tutti i clienti e amici..così così.....purtroppo sono riusciti a stare aperti sia RMS, Feltrinelli e il village.... però abbiamo dato filo da torcere....a presto

Hasta la victoria siempre!!!

 
At 4/23/2006 12:04 PM, Anonymous Anonimo said...

La Feltrinelli Frutta & Verdura
La precarietà non fa cultura

- Com’è andato lo sciopero a Bologna?
- Un’apoteosi!!! Per chi non c’era è quasi difficile spiegarlo. Abbiamo stupito la città girando il centro tra tutti i negozi, in lungo e in largo. Attraversare Piazza maggiore col megafono, fra un mare di gente, tutti che si giravano. Che dicevano è vero!
- Allora avete chiuso i negozi?
- No, ma hanno tenuto aperto solo con vice, direttori (anche di altre piazze) e capi-area. Gli altri hanno aderito pressoché tutti, percentuali da 90% e totale in due negozi!!! Non solo: abbiamo fatto molto di più. Picchiato giù duro.
- Cioè?
- Ci siamo cambiati il nome, ci siamo “ribattezzati” davanti alla cittadinanza dei lettori.
- Il nome?
- Sì, prima, abbiamo spiegato al mondo intero, c’era Feltrinelli. E noi orgogliosi di essere Feltrinelli. Poi l’evoluzione, coi manager, è diventata La Feltrinelli. Ma oggi, qui a Bologna, il 22 aprile 2006, ci siamo ribattezzati

La Feltrinelli Frutta & Verdura

E il ns striscione è diventato lo slogan:

La Feltrinelli Frutta & Verdura
La precarietà non fa cultura

Gridavamo al megafono così, in piazza Ravegnana, proprio sotto le Due Torri. Ad un certo punto in tantissimi, forse un centinaio:

da oltre 1 anno è scaduto il ns contratto
l’Azienda Frutta e Verdura dice
che costiamo troppo
l’Azienda Frutta e Verdura dice
che dovremo costare di meno
l’Azienda Frutta e Verdura dice
che ci sono lavoratori che guadagnano ancora meno
La Feltrinelli Frutta e Verdura dice
ci sono sempre i cinesi
La Feltrinelli Frutta e Verdura dice
ci devono essere lavoratori di serie A
cui il contratto si applica
La Feltrinelli Frutta e Verdura dice anche
ci devono essere lavoratori di serie B
cui il contratto si applicherà,… forse,… un giorno.

Ma non solo i soldi
non è una faccenda tutta retributiva
e noi non rappresentiamo solo 1500 lavoratori
ma la qualità e la cultura di questo paese
per cui oggi ci siamo dati un nome
eravamo Feltrinelli, poi sono venuti i manager e La Feltrinelli
ora saremo per tutti
La Feltrinelli Frutta & Verdura
La precarietà non fa cultura

La Feltrinelli Frutta e Verdura
Pensa di essere furba
comunicativamente pensa di saperci fare
bollina sbollina ti dice
poi dice exciting
eccola la loro passione
noi più terra terra diciamo
La Feltrinelli Frutta e Verdura
La precarietà non fa cultura

Ehi, compagni, non suona bene!?
La Feltrinelli Frutta e Verdura
La precarietà non fa cultura

Ci abbiamo messo 50 anni
è la prima volta
scusate il disagio…
ma scusate soprattutto… il ritardo
ma oggi a Bologna siamo diventati
La Feltrinelli Frutta & Verdura
La precarietà non fa cultura

- Sì, l’abbiamo capita. Ma adesso?
- Vorremmo rispondere così anche al telefono.
- Al telefono?
- Sì, al lavoro. Pronto, La Feltrinelli Frutta & Verdura, sono Tizio. La Feltrinelli Frutta e Verdura, sono Caio.
- Tutti uomini?
- Giusto. La Feltrinelli Frutta & Verdura, sono Cesarina.

Pensano che siamo fessi. Il giorno prima sono venuti in negozio, sono andati in ufficio, e prendevano su tutte le telefonate al primo squillo per impedirci di fare le interviste o di organizzarci fra noi. Ma avevamo già fatto tutto, eravamo prontissimi da giorni. Che dico da giorni, da anni. Da 50 anni!!!

Poi le prime notizie dall’Emilia rossa! Modena un successone, persino a Ferrara l’80% (rimasti in 3), che ancora non sapevamo cosa sarebbe successo!!! Abbiamo sbaraccato, impossibile che riescano a riprendersi.

Ci hanno messo un po’ a capirla, perché sono duri d’orecchi e anche coi riflessi, insomma… ma ora ma confidiamo che ci arrivino perché se no

La Feltrinelli Frutta & Verdura
La precarietà non fa cultura

Un ragazzino ci guarda e ci chiede: “ma Feltrinelli non vendeva libri!”

 
At 4/23/2006 12:19 PM, Anonymous Anonimo said...

cari colleghi di tutta italia,ieri abbiamo scioperato anche noi in massa,per
quattro ore,dalle 11 alle 13 e poi dalle 18 alle 20,nei momenti di maggiore
afflusso.Non è bastata alla direzione la soffiata che ha permesso di
organizzarsi,erano davvero in pochissimi a gestirsi il grosso disservizio che
abbiamo creato.abbiamo volantinato,megafonato e invitato la clientela a
dimostrarci solidarietà,che,vi assicuro,era forte.eravamo fuori con un grande
striscione.dopo tanti dubbi,esitazioni,incertezze,finalmente compatti.qualcosa
dovrà pur dire all'azienda tutto questo...

 
At 4/23/2006 12:52 PM, Anonymous Anonimo said...

mitici bolognesi!!
W la feltrinelli frutta e verdura..
veri exciting!!

 
At 4/23/2006 4:40 PM, Anonymous Anonimo said...

Che soddisfazione cari colleghi! Lo sciopero è riuscitissimo anche ai
confini dell'Impero Feltrinelli.A Bari ieri l'adesione è stata
altissima,insperata.Abbiamo scioperato dalle 11 alle 13 e poi dalle 18
alle 20,nei momenti di maggior afflusso.Alle 11 in punto abbiamo
interrotto la nostra zelante attività e in fila indiana abbiamo timbrato
per uscire in mezzo alla gente che ci guardava stupita.Armati di
volantini,striscione e megafono abbiamo fatto casino fuori,invitando i
clienti a solidarizzare con noi astenenendosi dagli acquisti.Molti si
son fermati a parlare con noi,sbalorditi,increduli..."SIAMO PROPRIO
MESSI MALE SE ANCHE LA FELTRINELLI VI TRATTA COSI'" "E IO CHE CREDEVO
CHE FOSSERO DI SINISTRA".Abbiamo ricevuto molta solidarietà e
magicamente le code del sabato erano decisamente ridotte,in molti
momenti inesistenti.Chiaramente dentro hanno lavorato i direttori e
quelli che si sentono investiti di una "MISSION IMPOSSIBLE"e infine
quelli la cui esistenza l'azienda si ostina a negare:i PRECARI.Comunque
erano davvero in pochi a reggere un megastore...qualcuno di loro pare
abbia rinunciato al lunghissimo ponte che si era furbescamente
organizzato...che peccato!INSOMMA SIAMO SODDISFATTI.VI ABBRACCIO TUTTI,A
PRESTO

 
At 4/23/2006 6:26 PM, Anonymous Anonimo said...

Anche a Pescara, ieri, lo sciopero ha avuto un buon successo: su un organico di 8 persone e "mezza" (la mezza sarebbe il part-time, il precario appunto) hanno aderito in CINQUE...e mezzo :-))

Dato che altri due colleghi erano in permesso la libreria avrebbe dovuto chiudere MA... l'azienda ha inviato due operai squillo da Roma, due krumiri alla vaccinara.

QUESTO L'AZIENDA NON LO PUO' FARE!!! Ed infatti è subito scattata la denuncia.

Chi scrive non è un dipendente Feltrinelli ma un vostro sodale che è anche un "osservatore privilegiato" di quello che succede all'interno della libreria di Pescara.

I krumiri di ieri sono stati ampiamente fotografati (visto che sia loro sia il direttore si sono rifiutati di dare i nomi) e spero di poter postare qui le loro foto il prima possibile.

Ad ogni modo, anche in una piccola realtà come Pescara, molte erano le persone (sopratutto giovani) sodali allo sciopero.

Non fermatevi!!! Non fatevi mettere i piedi in testa!!!
Le questioni che state affrontando non riguardano solo il vostro SACROSANTO diritto ad un contratto decente: che l'azienda SI FICCHI BENE IN MENTE che voi siete quelli che gli portano il pane in tavola, che fanno funzionare i loro negozi, che riempiono i loro portafogli:

NON SI AZZARDINO A FARE GLI ST***ZI CON VOI!!!

Carlo Feltrinelli, i suoi famigliari ed i menager da supermercato che hanno assunto dovrebbero vergognarsi di aver trasformato quella che il suo fondatore aveva voluto (e amato) come una LIBRERIA in un Blockbuster dei libri. Di questo dovranno rispondere alla loro coscienza e davanti alla memoria del fondatore.

Dei malatrattamenti, dell'ignoranza, dell'incapacità di gestire correttamente i lavoratori, del conseguente peggioramento del servizio, invece, fate che ne rispondano davanti a VOI!!!

Con affetto e amicizia per tutti voi

Mattia

 
At 4/23/2006 7:37 PM, Anonymous Anonimo said...

TORINO: SCIOPERANO LE FELTRINELLI


Sabato 22 aprile: dal mattino alle 10:00 volantinaggio davanti ai punti vendita di piazza Castello e via Roma. I clienti sono solidali: molti non entrano e altri all’uscita ci dicono “…oggi non compriamo, veniamo un altro giorno”.
Al pomeriggio presidio davanti al Megastore di piazza CLN: sono presenti anche due lavoratori di Feltrinelli Village!
Arrivano i giornalisti de ‘La Stampa’ e ‘La Repubblica’; c’è anche RAI3.

L’impressione è che lo sciopero sia riuscito:
 piazza Castello: in negozio solamente la direttrice (richiamata dalle ferie!) e una ‘sostituzione di maternità’; riescono a tenere aperto solo per l’arrivo di Barbara xxxxxx da Milano.

 via Roma: solo 2 scioperano… A lavorare il direttore, una ragazza neoassunta, e tutti gli altri che sono a tempo determinato.

 megastore piazza CLN: allo sciopero partecipa il 70% dei lavoratori. Il punto vendita rimane aperto solo grazie ai lavoratori a tempo determinato.

Oggi (domenica 23 aprile) su ‘La Stampa’ e ‘La Repubblica’ 2 articoli ci fanno onore, e questa sera sul TG Regionale di RAI3 ci sarà il servizio sullo sciopero.

Teniamo duro!



RSA Feltrinelli - Ricordi di Torino.

 
At 4/23/2006 7:43 PM, Anonymous Anonimo said...

cara barbara
il tuo carrierismo ha un limite..va bene scodinzolare dietro il nano per arrivare alla fine del mese..però sabotare uno sciopero e crumirare è un'altra cosa..
vergognati e quando ti guardi allo specchio sputati in un occhio...

 
At 4/23/2006 9:45 PM, Anonymous Anonimo said...

cari colleghi, vi scrivo da una libreria che non ha partecipato allo sciopero.
Vorrei dirvi che io ed alcuni colleghi avremmo aderito volentieri ma... NON sò perchè da noi non arrivano mai per tempo tutte le informazioni... e vi spiego pure perchè... non abbiamo un vero e proprio rappresentante sindacale le notizie che riguardano noi dipendenti vengono filtrate dai superiori e ci arrivano informazioni inesatte ,quasi inesistenti ...e anche questo mi da da pensare,lasciandoci allo scuro vogliono farci fessi ma io non ci stò tante cose non vanno in questa azienda dalle + clamorose che hanno portato a tutto questo e alle + innoque ma non meno importanti come l'abuso di potere dei nostri superiori che molte volte ci trattano come cani e ci fanno fare figuraccie... tutti lavoriamo tanto e molte ore siamo stanchi, vita privata inesistente, e in + dobbiamo assecondare i caprici e i malumori di chi ci gestisce, che oltretutto a poco contatto con il pubblico ma passa le ore in ufficio a fare calcoli di percentuali assurde ... ma dov'è finita la feltrinelli di una volta dove se ci si fermava a consigliare un libro a un cliente non venivi guardato storto o rimproverato perchè hai perso tempo, e dove lo stipendio era un signor stipendio (2.000.000 2.200.000) e ci campavi alla grande!!!!

VI PREGO AL PROSSIMO SCIOPERO ACCERTATEVI CHE TUTTE LE LIBRERIE SIANO INFORMATE PER FAVORE!!!

GRAZIE

baci a tutti e buon lavoro (se si può dire così)

 
At 4/23/2006 10:31 PM, Anonymous Anonimo said...

Ragazzi, grazie a tutti per la partecipazione, ma facciamo attenzione a coloro che, mascherandosi da sindacalisti interni, prendono premi e livelli ogni anno e stanno sempre a fianco dei direttori. Ovvero, attenzione alle serpi che coviamo in seno...

 
At 4/23/2006 10:31 PM, Anonymous Anonimo said...

Ragazzi, grazie a tutti per la partecipazione, ma facciamo attenzione a coloro che, mascherandosi da sindacalisti interni, prendono premi e livelli ogni anno e stanno sempre a fianco dei direttori. Ovvero, attenzione alle serpi che coviamo in seno...

 
At 4/24/2006 1:28 AM, Anonymous Anonimo said...

Il Resto del Carlino – edizione Modena Domenica 23 aprile 2006




CURIOSITA' Il primo per un simbolo di sinistra

Lo sciopero della Feltrinelli approda alla filiale modenese




E' stato un pomeriggio insolito quello di ieri per il consueto shopping del sabato in centro storico. E' arrivata anche a Modena la clamorosa protesta dei dipendenti della Feltrinelli. Perché clamorosa? Perché la casa editrice è considerata un simbolo della sinistra e al suo interno uno sciopero non era mai avvenuto.

Gli appassionati di musica e lettura diretti da Ricordi Mediastores e Librerie Feltrinelli con l'intenzione di acquistare cd, libri, dvd, hanno trovato come sempre ad aspettarli i commessi dei due negozi, ma questa volta davanti agli ingressi intenti a distribuire volantini con su scritto "Scusate il disagio". Motivo dello sciopero? A sentire loro, il contratto integrativo aziendale scaduto da oltre un anno. E, cosa comune di questi tempi, il mancato interesse da parte dell'azienda ad accettare le richieste dei lavoratori, che al contrario intende aggravare la qualità del lavoro inserendo nuove formule per indebolire ancor più il dipendente: riduzione degli orari a fronte di un'imposizione al lavoratore di usufruire dei permessi, orari sempre più flessibili per i part time, stipendi più bassi per i nuovi assunti.

Lo sciopero di ieri pomeriggio a Modena ha raccolto l'adesione quasi totale da parte del personale di Ricordi e Feltrinelli, non hanno partecipato solo i dipendenti del Feltrinelli Village aperto da un paio di settimane presso il centro commerciale Grand'Emilia. La cosa più curiosa è che i negozi sono rimasti entrambi aperti. Viene spontaneo chiedersi allora chi ieri ha garantito il classico "servizio al cliente". Risposta, i dirigenti aziendali Feltrinelli, che hanno tenuto aperto ugualmente.





Gazzetta di Modena Domenica 23 aprile 2006




Volantinaggio e picchetti

Ieri sciopero da Ricordi e Feltrinelli




Forte adesione ieri al primo sciopero nella storia della Feltrinelli e presso Ricordi Mediastore. La quasi totalità dei dipendenti si è astenuta dal lavoro contro il nuovo modello di gestione delle librerie e dei negozi di dischi che, secondo gli scioperanti, svilisce non solo il lavoro ma anche la qualità del "prodotto" sempre più soggetto a criteri di mercificazione da marketing. «Al centro della protesta - si legge in un volantino distribuito ieri dai picchetti davanti ai negozi - c'è il negozio del futuro. Si può fare a meno della competenza del commesso? Chi sta oggi in negozio dev'essere flessibile e guadagnare meno di quanto costi la vita; insomma, deve fare esperienza da precario». I negozi erano ugualmente aperti: a gestirli dirigenti e personale mandato dalla direzione.

 
At 4/24/2006 6:10 AM, Anonymous Anonimo said...

Ma vogliamo parlare dell'edizione di Bologna di Repubblica, che domenica ha saltato la notizia come se nulla fosse accaduto?
Potenza dei grossi inserzionisiti e dei partner importanti.
Però che vergogna.

 
At 4/24/2006 9:17 PM, Anonymous Anonimo said...

Verissimo di Repubblica!!! A Bologna prima ci hanno di aver dormito in redazione, ovvero "d'aver bucato la notizia". E poi...???

 
At 4/24/2006 10:57 PM, Anonymous Anonimo said...

E poi si sa: Feltrinelli tra l'altro compra paginate di pubblicità.
Vorrai mica dargli un dispiacere.

 
At 4/24/2006 11:39 PM, Anonymous Anonimo said...

Non è vero, Repubblica in altre realtà italiane ha chiesto e ha scritto... evidentemente a Bologna dormono.
Però voi a fare i nomi e a minacciare gente che non sciopera... brutto, mi vengono i brividi.
Oltretutto sento festeggiare come foste bambini che occupano l'asilo. Lo sciopero, ogni volta che avviene, non è mai una vittoria, è sempre una sconfitta, sia per l'azienda che per il lavoratore.
Poi fate voi, ma avete mai provato prima a pensare che non tutti i librai sono ritenuti commessi? Alcuni lo sono perchè forse non fanno i librari ma sli "sbuccioni", come si dice dalle mie parti.
E la protesta costruttiva? Mai uno slancio di novità. Questo sciopero vetero-anni settanta, tipo Fiat a Mirafiori... boh? Io non vedo alcuna novità e non vedo la spinta propulsiva che porti ad una soluzione. Usare i toni che usate in questo blog poi non credo che smuova la dirigenza, anzi, speriam bene che non decidano di toglierlo proprio, l'integrativo. Se vuoi affrontare un dirigente che secondo te sbaglia, devi scendere al suo piano, studiare, studiare, studiare e poi produrre. Incollalo alla sedia con dati, ragionamenti, cifre... Così son solo slogan bellini per i fumetti ma a loro gli fan la permanente. Contenti voi, sappiate però che c'è un'altra maggioranza, quella sì maggioranza dei librai Feltrinelli, che pur essendo preoccupati per alcune tendenze hanno deciso di intervenire e muoversi in maniera diversa. Buona fortuna.

 
At 4/25/2006 12:14 AM, Anonymous Anonimo said...

Lo scioperò sarà pure una sconfitta (ma perché?) ma, rileggendo con attenzione la vicenda del contratto – e di tutta la “svolta” Feltrinelli – non mi pare si possa accusare nessuno di mancare di “spinta propulsiva”. La contrattazione s'è svolta presentando un contratto studiato e cercando, su questa base e su quanto proposto dall'azienda, un dialogo. Non solo: di fronte ad una possibile soluzione s'è scelto, con molta responsabilità, di terminare lo stato d'agitazione nel periodo natalizio, rinunciando ad una posizione strategicamente forte (scioperare sotto Natale ha effetti sicuramente maggiori rispetto ad aprile). Non è mancata, insomma, né preparazione né volontà di dialogo, almeno da parte nostra.
Non mi pare invece di poter dire lo stesso rispetto la nostra controparte e anche solo qualche piccolo esempio può essere utile: la risposta del dott. Sardo pubblicata sul Corriere – cito: “cinque anni fa, in Feltrinelli non c’erano nemmeno i computer. Volevano stare nelle caverne, mentre il mondo va su Marte?” - oltre ad essere offensiva è anche quanto di più sordo alle nostre richieste si possa immaginare. Qualcuno ha mai chiesto che vengano eliminati i computer durante lo sciopero? Il dott. Sardo è almeno riuscito a capire cosa stiamo chiedendo? La dirigenza vuole un dialogo? Fino ad oggi no.
Scioperare nelle nostre forme sarà anche ingenuo, ma avere avuto un'attenzione mediatica come la nostra non è un risultato da poco. Felice poi di sapere che una maggioranza dei colleghi (in effetti, anche tra le sfere più alte della politica italiana, si ha un certo dubbio rispetto cosa sia la maggioranza oggi) ha scelto una forma d'intervento diversa: resto però curioso di sapere quale.

 
At 4/25/2006 10:27 AM, Anonymous Anonimo said...

...una lettera aperta dei direttori, promossa da qualcuno di roma(chissà da chi?!?!)...in cui parlano bene della LAfeltrinelli etc. etc....sarà questa la grande iniziativa?
Che tristezza...che tristezza, che tristezza.
ragazzi vado a fare colazione in piazza
buon 25 aprile a tutti

 
At 4/25/2006 11:00 AM, Anonymous Anonimo said...

Ecco, appunto, se è questa l'iniziativa si tratta d'una gran bella trovata. Ci manca solo una contrapposizione fra direttori di libreria e librai per condire un clima che proprio sereno non è: è questa la famosa volontà di dialogo? E poi: è possibile che i direttori non vedano quello che vediamo noi? È possibile che nessuno scuota un poco la testa? È possibile che non si riconosca il lavoro che i librai fanno e che questo merita delle gratificazioni? La bozza di contratto che abbiamo presentato non è solo la richiesta d'un migliore stipendio (richiesta legittima!) ma anche la pretesa d'una migliore formazione unita a migliori condizioni di lavoro (orari in primis): cercare di pensare ad un luogo di lavoro come un luogo sereno è forse follia? Ai direttori stessi non farebbe bene avere tra i propri librai persone se non felici almeno tranquille?
Tira proprio una brutta aria se i responsabili di negozio chiudono gli occhi e non si prendono neppure la briga di difendere i propri lavoratori...

 
At 4/25/2006 4:05 PM, Anonymous Anonimo said...

RIPRENDENDO IL COMMENTO DI UN COLLEGA...MA PERCHE' I PREMI SONO ANONIMI?SE E' VERO CHE VENGONO DATI PER IL BUON LAVORO SVOLTO E LE CAPACITA'DIMOSTRATE, NON DOVREBBERO ESSERE PALESEMENTE ASSEGNATI?C'E' FORSE UNA SORTA DI SPARTIZIONE DEL BOTTINO?

 
At 4/25/2006 10:21 PM, Anonymous Anonimo said...

vi posso fare una domanda? ma oltre che da intranet dov'è possibile visionare il nostro contratto attuale e magari anche averne una copia? a lavoro lo abbiamo ma non mi sembra carino chiederlo con tutto il casino che c'è ora ....non so se mi sono spiegato !!!
grazie e teniamo duro che senza di noi NON MANGIANOOOOOOOOOOO!!!!!

 
At 4/26/2006 2:20 PM, Anonymous Anonimo said...

per il contratto basta mandare una mail all'indirizzo del blog e te lo inviamo per posta elettronica...

vorrei tornare all'intervento dell'"anonima collega"... che c'entra mirafiori? soprattutto se parli di mirafiori senza alcun rispetto e poi di fai portavoce di un'iniziativa che sa tanto di "marcia dei 40.000" allora mi viene il sospetto che tu sia una dei tanti capi e capetti che con la loro lettera di scomunica vogliono ristabilire la loro gerarchia... vi rode forse che per due ore il vostro infimo potere sia contato meno del solito? o vi spaccano le palle dagli uffici? o semplicemente siete uomini e donne senza sentimenti e assueffatti dalla filosofia aziendalista? o vi pagano fuori busta la fedeltà? che gusto ci provate a leccare le ossa che ti tanto in tanto il vostro e nostro padrone vi lancia da tore 4?

 
At 4/27/2006 9:37 AM, Anonymous Anonimo said...

A proposito di premi: non possono essere "palesi", perché non vengono dati per meriti, ma per "leccate" al culo dei direttori...

 
At 4/27/2006 7:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Ecco il testo del volantino di solidarietà distribuito a Bologna durante lo sciopero..

QUANDO ANCHE LA CULTURA DIVENTA UN SUPERMARKET

La stagione di lotta è già cominciata i lavoratori della Feltrinelli e Ricordi incrociano le braccia per la seconda volta in 2 settimane.
Uno dei punti di riferimento della sinistra per la prima volta in 50 anni ha deciso di entrare in mobilitazione.
Le motivazioni che hanno spinto allo sciopero sono quelle già viste in altre categorie: lotta al precariato, aumento dei salari, orari più equi e nessuna discriminazione tra i vecchi ed i neo assunti.
Si è arrivati a questa situazione in quanto, è in corso da circa 5 anni, una ristrutturazione dell’azienda che per essere competitiva sul mercato editoriale ha deciso di indossare i panni di un Megastore, abbandonando la filosofia del suo fondatore Giangiacomo Feltrinelli.
Il capitale sempre più competitivo e sempre più selvaggio colpisce anche i settori culturali trasformando i lavoratori da librai a semplici commessi.

• Progetto Comunista sostiene ed appoggia le lotte dei lavoratori della Feltrinelli e Ricordi;
• Sostiene che il lavoro precario non si combatte come dice il programma dell’Unione. Non si combatte con aggiustamenti o semplici revisioni di leggi antipopolari come la famigerata legge 30, magari per ritornare alle ricette liberiste di “prodiana” memoria (pacchetto Treu). Invece e’ con le lotte che si ottengono i risultati per la classe lavoratrice, come ci ha insegnato il movimento di studenti e giovani lavoratori che ha scosso la Francia negli ultimi mesi;
• Per questi motivi invita la cittadinaza ad aderire alla protesta e a non effettuare acquisti il giorno della mobilitazione come sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori.


PROGETTO COMUNISTA
sinistra del PRC, Collettivo di Bologna.

Infoline: 3886184060

 
At 4/27/2006 11:03 PM, Anonymous Anonimo said...

grazie a sinistra prc ma nessuno ha bisogno di strumentalizzazioni... anzi dobbiamo stare molto attenti a non mischiare troppo i piani e a mantenere salda la rotta senza iniziare a mettere troppi argomenti, spesso fuorvianti e tutti da dimostrare nel calderone comunicativo. Evitiamo insomma personalizzazioni e strumentazioni politiche. I lavoratori Feltrinelli vogliono il contratto e per questo si stanno per la prima volta coraggiosamente battendo!

 
At 4/28/2006 12:19 AM, Anonymous Anonimo said...

io non ci vedo strumentalizzazioni in quello che dicono i compagni.
mi viene di ringraziarli per la solidarietà espressa e sinceramente condivido molti passaggi di quello che dicono...

 
At 5/04/2006 10:46 PM, Anonymous Anonimo said...

All'attenzione dei direttori Feltrinelli, se sono in ascolto:

Le persone che all'interno della Feltrinelli occupano le posizioni di Direttore non sono in realtà le più meritevoli o capaci dell'azienda. Anzi tendenzialmente vengono scelte appositamente persone da cui si suppone di potersi attendere totale fedeltà alla causa padronale e completa dedizione al lavoro (prevalentemente in termini di tempo dedicato, fino ad annullare la propria vita privata). Queste persone si sentono peraltro gratificate dal ruolo ricoperto, avendo nelle mani un potere che non sono in grado di gestire e che implica un arbitrio incontrollato sulle vite degli altri dipendenti. Ad esempio: orari di lavoro cervellotici e non consegnati nei tempi di legge, incompetenza nell'organizzazione delle mansioni all'interno della libreria, insufficiente preparazione professionale e/o culturale ecc. ecc. E' incomprensibile (ma in realtà molto chiaro!), il progetto aziendale che si cela dietro queste scelte. Delucidazioni a riguardo da parte dell'azienda (che sicuramente leggerà attentamente questo blog...) sono attese!

 

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