CONFERENZA STAMPA di Carlo Effe sul 5 per mille
EFFELUNGA NEWS del 2-5-06
Nella mattinata di oggi si è tenuta, presso l’albergo Mira Mare, un’improvvisa
quanto affollata conferenza stampa del presidente di EFFELUNGA, Carlo Effe.
Dopo aver chiesto con sincera tenerezza ai giornalisti presenti come avevano
passato la festa del Primo maggio, il Presidente ha immediatamente confessato la
sua voglia irrefrenabile di informare l’opinione pubblica in merito ad una sua
importante decisione. Come molti già sapranno, la Finanziaria del 2006 prevedeva
la possibilità di destinare il 5 per mille alla Fondazione Effelunga. Bene, con
un vero e proprio colpo di teatro, alle 11:07 il presidente di EFFELUNGA Carlo
Effe ha dichiarato la sua ferma intenzione di mettere a disposizione parte del
ricavato di questo 5 per mille per risolvere finalmente in qualche modo l’annosa
questione del contratto integrativo dell’azienda che dirige, scaduto da più di
un anno. Motivando il perché di questa sua coraggiosa scelta, Carlo Effe ha
sussurrato, con gli occhi quasi lucidi, che lo fa perché lui ama i suoi ragazzi,
e non capisce perché ci sia così tanto malessere tra i suoi dipendenti. Per un
attimo, dentro la mente di Carlo Effe, è trascorsa l’idea di essersi circondato
senza farlo apposta di dirigenti poco competenti e appassionati, che lavorano da
Effelunga solo per il vil denaro e la sete di potere. Dei mercenari insomma. Poi
l’ombra nera è passata, ma il dubbio no. Il Presidente ha salutato tutti i
presenti, non accorgendosi che in fondo alla sala c’era un certo trambusto.
Molti dirigenti, che speravano di entrare in qualche modo in possesso di quel
cinque per mille, hanno cominciato a disperarsi. Uno più disperato degli altri,
il Dottor Sardina, non ha retto, e dopo una rincorsa di qualche metro si è
gettato da una finestra, urlando inspiegabilmente: “Dio è morto!”
Per fortuna è rimasto illeso, nonostante un volo di ben 7 piani, ed ai primi
soccorritori sembra che abbia detto che il suo pazzo gesto aveva in realtà una
nobile giustificazione: “...Con quei soldi del 5 per mille io volevo dotare i
nostri poveri cavernicoli delle librerie e dei negozi di dischi di un programma
informatico che avrebbe fatto girare i computer molto più velocemente: Windows
95...”
(Dal nostro inviato all’albergo Mira Mare, Bernardo Soares)
7 Comments:
Potrei suggerire al genio informatico di Effelunga di far installare in tutti i punti informazione dei pratici, veloci e moderni Commodore 64 o, meglio, dei Commodore Vic 20????
lascia perdere!! non c'è peggior SARDO di chi non vuol sentire!!
I dipendenti EFFELUNGA desiderano ringraziare amorevolmente i propri raffinati
dirigenti che, in occasione della FIERA DEL LIBRO DI TORINO 2006, non hanno
ovviamente previsto nessun tipo di sconto o agevolazione per quei librai ancora
illusi e appassionati del proprio mestiere, che magari avevano intenzione di
visitare la Fiera, motivando questa loro folle scelta con la volontà di
migliorare il proprio aggiornamento.
Piuttosto di ridicoli corsi di formazione basati sulla visione di spezzoni di
interviste a scrittori e cantanti, e su memorabili valutazioni spicce del
profilo psicologico del dipendente, eseguite nel corso di un solo pomeriggio,
sarebbe stata una GRANDE MOSSA incentivare il proprio personale a visitare la
più importante Fiera del libro che si tiene ogni anno in Italia.
I dipendenti tuttavia non se la sentono di biasimare i propri dirigenti, giacché
provenendo questi dai SUPERMERCATI PIU'IN VOGA DEL PAESE, essi non hanno colpe.
Probabilmente non sanno nemmeno cosè la Fiera del libro.
Resta da ammirare la conferma della linea motivazionale di EFFELUNGA, che può
essere ben sintetizzata dal motto: TUTTO PER I CLIENTI, UN CALCIO IN CULO AI
DIPENDENTI!
Un anonimo ha detto...
All'attenzione dei direttori Feltrinelli, se sono in ascolto:
Le persone che all'interno della Feltrinelli occupano le posizioni di Direttore non sono in realtà le più meritevoli o capaci dell'azienda. Anzi tendenzialmente vengono scelte appositamente persone da cui si suppone di potersi attendere totale fedeltà alla causa padronale e completa dedizione al lavoro (prevalentemente in termini di tempo dedicato, fino ad annullare la propria vita privata). Queste persone si sentono peraltro gratificate dal ruolo ricoperto, avendo nelle mani un potere che non sono in grado di gestire e che implica un arbitrio incontrollato sulle vite degli altri dipendenti. Ad esempio: orari di lavoro cervellotici e non consegnati nei tempi di legge, incompetenza nell'organizzazione delle mansioni all'interno della libreria, insufficiente preparazione professionale e/o culturale ecc. ecc. E' incomprensibile (ma in realtà molto chiaro!), il progetto aziendale che si cela dietro queste scelte. Delucidazioni a riguardo da parte dell'azienda (che sicuramente leggerà attentamente questo blog...) sono attese!
Ma che sconti? Lavoro in una Feltrinelli lontana da Torino e quando ho chiesto un paio di giorni liberi per poter andare alla Fiera del libro (totalmente a mie spese) mi hanno riso in faccia: "E' impossibile...!!!"
Se avessi detto che si sposava mio cugino magari i due giorni me li davano!
La fiera del libro? e a che ci serve più. I piccoli editori sono praticamente spariti il resto è centralizzato. Se ci fosse una fiera su come spolverare state tranquilli che ci mandano tutti, sempre a ns spese però.
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Good luck!
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