11.01.2007

sciopero generale del sindacalismo di base 9 novembre

9 Comments:

At 11/06/2007 4:26 PM, Anonymous Anonimo said...

allora milanesi si sciopera o no?
sarebbe bello dare un segnale forte al sindacato confederale...magari ricominciano a fare i sindacalisti...

 
At 11/06/2007 5:41 PM, Anonymous Anonimo said...

ma in bacheca non c'è la comunicazione di questo sciopero. si può scioperare anche se non è indetto dai confederali? sarebbe veramente un bel segnale...
da Milano

 
At 11/08/2007 11:41 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma non c'è stato un referendum? I lavoratori hanno deciso. Per molti questo può essere un accordo sbagliato, ma non per la maggioranza. Da qui si deve ripartire, non tornando a ridiscutere gli accordi stabiliti.

 
At 11/09/2007 4:01 PM, Anonymous Anonimo said...

scusa ma da noi la maggioranza ha votato contro l'accordo.

 
At 11/10/2007 6:35 PM, Anonymous Anonimo said...

Che la maggioranza da noi abbia votato contro l'accordo è ininfluente a livello nazionale, a meno che le Ricordi e le Feltrinelli di Milano non vogliano godere d'uno status separato rispetto al tavolo di contrattazione sul welfare (il che è ovviamente ridicolo, prima ancora che impossibile).
Dico solo questo: se la maggioranza dei lavoratori ha espresso il proprio parere, è da questo che si deve ripartire.
Tutt'altra questione - ma sarebbe bene sottolinearlo - l'esigenza di discutere il contratto nazionale, rispetto al quale l'intera categoria deve far sentire la propria voce. Riguardo questo l'assemblea è più che necessaria.

 
At 11/10/2007 9:10 PM, Anonymous Anonimo said...

W LA DITTATURA DELLA MAGGIORANZA (anche se ottenuta chissà come...)!
e coloro che si ostinano a pensare in maniera autonoma si arrangino! mi sembra giusto...
si, è giusto senza dubbio, ripartiamo dagli accordi che danneggiano i lavoratori... ottima idea!

 
At 11/11/2007 1:06 AM, Anonymous Anonimo said...

Detta così, non ha più alcun senso la democrazia. Scelta rispettabile, per carità. A tal proposito rileggere Marx, la dittatura del proletariato, e rileggere Lenin.
Prendiamo atto almeno di questo: la riforma sul welfare poteva essere fatta certamente meglio. Ma al contrario sarebbe passata - da gennaio - la legge Maroni, rispetto la quale è stato fatto un passo avanti notevole.
Un po' d'onestà intellettuale: se si perde non è sempre colpa di un qualche imbroglio.
Certo c'è da fare ancora molto, e l'assemblea del 13 è fondamentale per questo.

 
At 11/11/2007 11:20 AM, Anonymous Anonimo said...

con "ottenuta chissà come" non intendo parlare solo dei brogli al momento del voto(veri o presunti, non ha importanza), ma della disonestà intellettuale con la quale i sindacati diffondono falsità che portano a fare ragionamenti assurdi come il tuo: evviva il protocollo del 23 perchè sennò c'era la legge maroni.
E' esattamente su questo che i sindacati puntano per avere ancora un po' di egemonia, agitando questi spauracchi e, invece di puntare ad eliminarli e lottare contro di essi, aspettano il nuovo "governo amico", fanno un bell'accordo con confindustria e poi ci dicono che è il migliore possibile, di più non si poteva fare, e salvano capra e cavoli...ma per piacere!
ilic se hai letto veramente il buon Marx non posso credere che anche tu caschi in questi trappoloni.

 
At 11/16/2007 12:33 PM, Anonymous Anonimo said...

Ripeto questo, pur rispettando la tua opinione. Il pacchetto welfare introduce novità importanti rispetto alla precedente proposta Maroni. Che quest'ultima sarebbe iniziata da gennaio - scadenza già fissata - qualora non si fosse giunti ad accordo tra le parti sociali, è un fatto. E' certamente, però, un fatto anche questo: la scelta del sindacato è stata anche motivata da valutazioni politiche. Negando l'accordo, il governo attuale avrebbe passato guai seri e delle possibili elezioni anticipate avrebbero dat il Paese in mano alle destre. Il mio non è un giudizio di merito: non mi interessa valutare hic et nunc se questa scelta sia giustificata o sia un errore. Certo questa scelta ci pone l'obbligo di interrogarci rispetto al ruolo odierno del sindacato.
Detto questo, non credo sia utile voltarsi a ripensare una proposta già approvata anche dagli stessi lavoratori. Credo invece sia fondamentale discutere dell'attuale rinnovo del contratto.

 

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