1.05.2007

un ex "allieva" ci scrive...

Inizio con un grazie a chi cura il blog, e a chi contribuisce con i commenti.Tornerò a lavorare il mese prossimo, dopo un anno di assenza per motivipersonali. Grazie perchè in questi mesi il blog è stato per me motivo dicontinuo aggiornamento sulla NS situazione aziendale.Sono anch'io un ex-allieva, e volevo dare a mia volta un contributo.Caro Mago Merlino, sai qual'è, uno dei grandi vantaggi del corso allievi? Potergirare, poter conoscere molti colleghi e molte realtà diverse, perchè di realtàdiverse si tratta.Vedere gli allievi come il nemico, per quanto mi riguarda, è un errore, siamotutti colleghi, ed essendo tanti, tra noi c'è chi è stronzo, chi è competentechi raccomandato, chi non ha voglia di far niente, chi ci crede davvero inquesto lavoro ed ha rinunciato ad altro, chi ha solo questo, chi è delatore echi piuttosto che fare la spia si prende un richiamo.Senz'altro quando sei allievo e giovane, sei spinto dalla voglia di fare e difare al meglio quello che ti viene chiesto, fai orari impossibili, io ho provatoad entrare alle 8 della mattina e uscire alle 22,00 per quasi due mesi di fila,(timbrando solo 8 ore) quando mi trovavo in trasferta. E lo fai perchè se seiesterno il tuo contratto scade dopo un anno, e ti preme, come a tutti di essereassunto. Non siamo tutti spasmodicamente e incontrollatamente ambiziosi, perquanto mi riguarda, la Feltrinelli, per me ha sempre rappresentato tutto ciò chemi piaceva fare, leggere, ascoltare buona musica, da un'azienda storica chevoleva essere anche sinonimo di una ben precisa scelta politica, scelta che hadettato il mio modo di vivere da sempre.Ok, ci sono allievi lecchini, ma ci sono anche molti "vecchi" assunti, che sonodi molto peggio: ruffiani, svogliati, scarica barili, incopetenti sotto sia ilprofilo umano che professionale. Poi c'è ne' sono molti altri dai quali c'è soloche da imparare con umiltà, è pieno di colleghi che hanno solo il IV livello chesono di una competenza e professionalità talmente elevata da essereimbarazzante. Colleghi ai quali puoi chiedere davvero tutta la storia editorialedi un titolo (mi vengono in mente Gavina di Milano, piuttosto che il "vecchio"zio Claudio di Roma, Anna di MI-Piemonte, Anita in giro per l'Italia, Andreadir. di Duomo, Silvia part-time di Roma, Alduccio, Corrado, Andrea semprepart-time king della musica jazz, Arrigo di Manzoni, Francesco di Napoli, Mariadi Palermo, Cristina di Duomo, Antonella, Manuela, Mauro, Jonas, Pasquale e miscuso per non aver citato tutti gli altri...ma quelli bravi siete davverotroppi) quanto ha venduto, vende e venderà, e non importa se nessuno lipremierà, la loro "bravura" non viene resa dubbia, almeno per quanto miriguarda, senz'altro dal livello. I raccomandati esistono ovunque, e in ogniambito, non solo lavorativo.Anche i direttori sono colleghi, magari gente che ha fatto per anni la gavetta,o chi ha ricevuto un bel calcio in culo che ha velocizzato il tutto. Che fareallora? Essere seri e uniti nello scioperare, ma farlo anche nel quotidianolavorativo, perchè le ceste o casse che si voglia che il collega svogliatolascia a fine turno (turno nel quale a girato per tutta la sala con quattrolibri o cd) sarà tutto lavoro in più per il collega del turno dopo, che dovràfaticare il doppio. Essere compagni vuol dire essere seri anche in questo.Sai chi mi ha trattato più male, nei miei due brevi anni, in azienda? Non uncapo, ne' un direttore, ma bensì una collega "anziana" che mi vedeva,erroneamente, di intralcio per la sua carriera; fregandosene dei problemi gravipersonali che vivevo in quel momento, dove certamente la carriera era l'ultimacosa a cui pensavo. Mi ha fatto di tutto e di più alle spalle, in un momento incui ero assolutamente vulnerabile, mettendomi in cattiva luce con più "capi"possibili, non certo con i colleghi, che vedevano quanto lavoravo e che mi sonostati tutti vicini.Con questo, non c'è l'ho con chi l'ha premiata, perchè tanto sarà il tempo adare ragione; eventualmente c'è l'ho solo con lei come persona. Non è il livelloa farti stimare o voler bene dai colleghi.Mi rincresce molto per i colleghi di Verona e spero che tutti e nove possanotrovare quanto prima una soluzione sicura.Con affetto a tutti i compagni di lavoro che ho conosciuto girando, e che portocon me nel cuore.

64 Comments:

At 1/05/2007 2:45 PM, Anonymous Anonimo said...

Colleghi un paio di palle. Da una parte ci sono gli impiegati, dall'altra i dirigenti. Non fare la buonista del cavolo: siamo in contrasto per legge fisiologica, è così e basta. quindi sì al dialogo, ma non rompere con fesserie del tipo siamo colleghi, perché non lo siamo né lo saremo mai: fa' la tua carriera e accetta con maturità le conseguenze: tu da una parte, noi dall'altra.
Ragazzo Rosso

 
At 1/05/2007 3:35 PM, Anonymous Anonimo said...

mago merlino mi dai un indizio per capire chi sei?

 
At 1/05/2007 5:50 PM, Anonymous Anonimo said...

Sono Ragazzo Rosso, non Mago Merlino, e te lo puoi scordare che ti dia indizi per capire chi sono.

Ragazzo Rosso

 
At 1/05/2007 10:42 PM, Anonymous Anonimo said...

Francesco di Napoli?.... Ma siamo sicuri??!!!!!

 
At 1/06/2007 12:35 AM, Anonymous Anonimo said...

ciao a tutti
credo che in ogni azienda o impresa ci siano lavoratori che valgono e no.
lavoratori che valgono e rimangono 4 livello a vita e lavoratori che non valgono nulla pur ricoprendo alti incarichi.
lavoratori che per loro fortuna si sono trovati al posto giusto nel momento opportuno e lavoratori in gamba di cui nessuno si è mai accorto e mai si accorgerà se non qualche attento cliente.
laureati ignoranti come capre e diplomati pozzi dicultura e di scienza.
il mondo del lavoro e non solo è fatto così e la feltrinelli è un'impresa con una realtà composita e molteplice fatta di centinaia di persone e individui.
quello che deve e può farne un mondo diverso siamo solo noi.
credendo nel nostro lavoro e rimanendo fedeli alla nostra coscienza prima di ogni cosa e qualunque cosa accada.
gli yesmen sono dovunque e di delatori è pieno ogni angolo del mondo.
non avere avuto fortuna o non aver fatto carriera non vi può avvelenare la vita.
sfogatevi pure con le vostre insinuazioni e con i vostri sterili discorsi maschilisti sulle facili carriere delle donne dovute a prestazioni sessuali.
sono una donna che, per usare il vostro gergo, si è sempre "fatta il culo" in questa azienda e per questa azienda nella quale continuo a credere pur non comprendendone sempre tutte le dinamiche.
ma state pur certi che aver raggiunto un livello di direzione non implica necessariamente l'essere passata dal letto di qualcuno.
quando mi guardo allo specchio mi piace continuare a scoprire ogni giorno i miei occhi cistallini e limpidi.
quanti di voi possono dire lo stesso?
amelie

 
At 1/06/2007 1:06 AM, Anonymous Anonimo said...

Il Mago Merlino?
E' una minaccia per gli aziendalisti e per tutti quei disonesti che si riempiono la bocca e le orecchie con il "manuale"!
Egli, nei lunghi anni di carriera, non ha mai chiesto niente a nessuno, sempre conscio del fatto che, come gli ha sempre insegnato suo Padre, alla fine il lavoro paga!
Evidentemente, però, i tempi cambiano...
Stai tranquillo, anonimo blogger, che un' attenta riflessione su ciò che egli ha scritto, ti potrà aiutare nel capire chi possa essere.

Il Mago Merlino.

P.S.: Abbiate fede, poichè le danze sono appena iniziate!

 
At 1/06/2007 1:09 AM, Anonymous Anonimo said...

Ancora una cosa.
Cara Amelie, visto che tu sei una sognatrice dagli occhi limpidi e cristallini, ti faro' un elenco di tutte le persone alle quali hanno invece "fatto" il culo per essere collocate nei posti giusti!
Ti posso garantire che avrai molte sorprese...

Il Mago Merlino

 
At 1/06/2007 9:51 AM, Anonymous Anonimo said...

Cara ex-allieva,
ho letto e riletto con molta attenzione il tuo contributo e, devo dire che la tua esperienza, per quanto complessa ed ingarbugliata, mi rattrista ma non mi sosprende affatto.
Infatti, da quando l' azienda ha "inventato" i corsi di allievi assistenti alla direzione, è subito saltato all' occhio in fatto della stranezza della struttura stessa dei corsi.
Si è mai chiesto qualcuno proprio del "perchè" di tutto questo?
Forse per trovare dei "supercommessi" in grado di proter gestire (controllare?) un negozio, oltre che dall' alto della propria immensa cultura, soprattutto con le rigidissime regole gestionali create ad hoc dalla dirigenza?
Oppure, perchè credono profondamente che il futuro aziendale siano le nuove generazioni, molto piu' aperte a tutte le dinamiche socio-culturali che ci si parano continuamente davanti?
E' mai venuto in mente, a qualcuno, che invece ci potesse semplicemente essere una ricerca di persone da spremere come limoni, in grado di essere il "loro" pensiero e la "loro" voce, insomma il "loro" braccio armato?
Ma facciamo tutti (per chi ha collaborato con alcuni di questi personaggi) un passo indietro, e pensiamo alla loro evoluzione lavorativa.
Il sottoscritto, da quando esistono questi corsi, ha avuto a che fare con moltissime persone che, arrivando da situazioni diverse, portavano con sè un certo iniziale bagaglio di esperienza.
Ed anche se molti di loro avevano un' ottima preparazione culturale di base (cosa, questa, che reputo assolutamente fondamentele, al di là di una qualsiasi laurea), solo alcuni di loro hanno perseverato nell' avventura.
Parlando molto con loro, infatti, tutti mi dicevano che il gioco non vale assolutamente la candela perchè, a fronte degi enormi sacrifici da affrontare, le prospettive non erano nè certe nè tangibili e, comunque, bisognava sottostare ad ogni tipo di angheria, sopruso, cattiverie varie da mandare fuori di testa anche un santo.
Curiosamente, però, le poche (pochissime) persone che sono andate avanti, sono tutte donne.
Ho conosciuto alcune di loro piuttosto bene, e vi posso garantire che il loro livello culturale rasenta il ridicolo.
Voi, e soprattutto le donne in ascolto, direte che non è assolutamente indispensabile essere dei pozzi di scienza per fare questo tipo di lavoro, e che magari bisogna essere soprattutto razionali e riuscire a far mettere in atto le direttive aziendali.
Ma cazzo!
Un posto di responsabilità, quale dovrebbe essere questo prevede che, alle spalle di tutto questo, ci possa essere una profonda conoscenza del mercato, dei costi gestionali, delle risorse umane a disposizione, delle tempistiche migliori da attuare per spingere particolari situazioni commerciali!
Insomma, che si debba avere un certo "background" storico che possa sempre inquadrare, rapidamente ed in modo efficace, ogni possibile situazione.
Io sono sicurissimo che questo non si verifica mai, perchè per l' azienda le cose importanti sono due: massima disponibilità al sacrificio personale e fedeltà assoluta, a costo di annientare ogni straccio di personalità esistente, alle direttive aziendale, troppo spesso davvero astruse e cervellotiche.
Vi sieta chiesti come mai la ricerca di allievi non avviene mai all' interno stesso dei negozi o, se questo avviene, è perchè ci sono delle situazioni poco chiare?
Una su tutte.
In un grande punto vendita del profondo sud, l' attuale direttore è stato per molto tempo, il galoppino dell' attuale capoarea.
Spendida donna, molto scaltra ed esuberante...
Curoso, no?
Oppure (e poi basta, per ora...), una donna, che aveva fatto il corso e che ho conosciuto personalmente ( eche non era davvero un genio...). si è fatta scopare e mettere incinta da un dirigente amministrativo. Amore cieco? Ma per favore...
Cara mia, ho il massimo ripspetto per le tue vicissitudini, ma non ho nessuna pietà per i traffichini, a vario titolo, che si spacciano per salvatori della patria!

Il Mago Merlino.

 
At 1/06/2007 8:05 PM, Anonymous Anonimo said...

Vorrei iniziare precisando che la mia lettera era firmata, e che solo dopo il consiglio attento e sincero dei compagni che si occupano del blog, ho deciso di renderla anonima, anche se sono davvero facilmente identificabile!
Sono dispiaciuta che M.Merlino non mi abbia capito, ma disgustata della risposta del Sig. ragazzo rosso, che di rosso immagino avrà solo i capelli, in quanto per essere compagni non basta OFFENDERE o URLARE, a volte forse occorre, ma in questo caso era del tutto gratuito.
Ora, volendo specificare ulteriormente alcuni concetti , probabilmente mi renderò ancora più riconoscibile, pazienza.....
- Per lavorare in Feltrinelli, ho lasciato un lavoro dove percepivo il doppio del mio attuale stipendio. Non sono una buona samaritana o fatina scema, forse sono solo una che si è data un suo ben preciso codice etico e morale, discutibile o meno, a me va benissimo così.
- In merito al background, mi sono vista passare davanti, nel mio stesso corso, persone che non avevano nemmeno la metà dei miei anni lavorativi di esperienza, ed inoltre erano tutti "interni", pazienza, non c'è l'ho con loro, evidentemente non ero io la figura che l'azienda cercava per ricoprire quei posti.....preferisco vederla così, non mi piace sputare sentenze sugli altri.
- Ognuno è libero, di "vendersi" o meno, per ciò e quanto vuole, certo che per un livello, è un po' pochino, ma viviamo in un mondo libero....
- I luoghi comuni sulle "donne" si sprecano...e non fanno onore ai commenti opportuni che hai sempre fatto (questo era chiaramente per M.M., inoltre non sono io l'anonimo che ha chiesto di poterti identificare!).
- Fortunatamente ci sono "compagni", che nella società ricoprono anche ruoli importanti e di rilievo altrimenti potremmo scordarci di quei pochi diritti ancora in essere. (E per società non intendo la "piccola" Feltrinelli).
- Chi mi ha riconosciuto, potrà confermare che tutto sono tranne una buonista. Mi piace il lavoro che faccio e lo faccio con serietà non lascio mai che siano gli altri a "smazzarsi" i miei compiti!
- la collega che ha fatto carriera non sono io ma quella che mi ha letteralmete massacrato per tre mesi! Odiarla? No, mio dio, provo solo tanta compassione. Odiare chi la promossa? No, assolutamente, a ciasciuno i suoi ruoli io mi limito a fare il mio, tutto sommato continuerò a fare il lavoro che mi piace, il livello è relativo, altrimenti non avrei cambiato azienda!
- Generalizzare su chi stà in "alto" è da ignoranti e qualunquisti! Il vero peccato è che c'è tanta gente competente che in alto non ci arriverà mai, ma questa è la vita la piramide a salire si stringe e i posti sono sempre meno, in qualsiasi struttura sociale! Anche i "traffichini" sono sempre esistiti, perchè stupirci?
- Alle riunioni dei "responsabili" di negozio, sono stata l'unica ad espormi(ed ero l'unica ad aver fatto il corso allievi), come mai?. A fine riunione, nei settori i lamenti si sprecavano; così è troppo facile!
Prima di giudicare bisogna conoscere su chi si è sputato!
E' proprio sciocco farsi la guerra tra colleghi, d'altronde la storia e la sociologia ci insegnano che il tiranno lo crea il popoilo!
Ancora un saluto di cuore ai colleghi di Verona, loro sì che hanno diritto di essere incazzati!
Da una compagna, che vive e pensa da tale.

 
At 1/06/2007 8:58 PM, Anonymous Anonimo said...

Chiamali pure luoghi comuni.
Sta di fatto, però, che le cose stanno esattamente così!
Naturalmente ci sono delle eccezioni (e ti dico che sono davvero poche...); ma chi è rimasto, tra tutti quelli che ci hanno provato, ha davvero
delle ottime qualità culturali e morali e delle non comuni capacità d' iniziativa, anche a costo di scontrarsi con la dirigenza.
Non a caso, nei mesi successivi alla loro ricollocazione, non sono piu' tanto nelle grazie della dirigenza stessa, ma godono del quadrato che i loro dipendenti gli hanno costruito intorno!
Cara mia, non era diretta a te la mia risposta sull' identificazione.
Comunque sia, complimenti per la tua cocciutaggine!

Il Mago Merlino

 
At 1/06/2007 9:09 PM, Anonymous Anonimo said...

a mago merlì, ma come diavolo fai a sapere tutti sti retroscena dei vari direttori/assistenti alla direzione etc etc? noi qui, alla periferie dell'impero siamo all'oscuro di tutto!!!

 
At 1/06/2007 9:56 PM, Anonymous Anonimo said...

Sono Ragazzo Rosso, e rispondo alla dirigente sopra. Non volevo trascendere, e ti chiedo scusa se ho usato parole offensive. Davvero. Ribadisco però che in un ospedale i medici non sono "colleghi" degli infermieri; in un'università i professori non sono "colleghi" degli inservienti; in una banca i dirigenti non vanno in vacanza con i fattorini, ecc. E' la struttura del lavoro che è fatta così, da accettare o da rifiutare, ma da non falsificare.


Ragazzo Rosso

 
At 1/06/2007 10:57 PM, Anonymous Anonimo said...

All' anonimo dall' accento un tantino colorito.
Come faccio a sapere queste cose?
Perchè ho subito imparato una cosa, fin dal giorno della mia assunzione: occhi sempre aperti ed orecchie sempre in tiro.
Non deve mai sfuggirti nulla, sia che ti coinvolga direttamente, sia che che ti arrivi per vie traverse.
Certo che poi le cose vanno verificate, ma l' esperienza mi ha anche insegnato ad inquadrare subito le situazioni oscure o nebulose o soltanto strane o curiose.
Il nostro lavoro non può e non deve essere solo fine a se stesso, ovvero alla semplice soddisfazione del cliente, ma anche ad un proprio accrescimento culturale che deve poter spaziare a 360°.
Strano?
Mica tanto, visto che di cose di traverso me ne sono andate subito parecchie.
Ma poi, scusa tanto, di quale periferia dell' impero parli?
Non dirmi che nella tua realtà, che intuisco essere di una "grande città", non arrivano le notizie, fossero anche filtratissime.
Non credo che si stia parlando di un piccolo centro, ma di un qualche punto vendita altamente ricettivo e quindi posto sotto massima attenzione della dirigenza, e nemmeno che tu come i tuoi colleghi, viviate avvolti dalla bambagia.
In ogni caso, sono assolutamente d' accordo con il Ragazzo Rosso, quando asserisce che le gerarchie attualmente imposte dalla società non permettono alcuna confusione di ruoli.
Solo che, a differenza sua, io mi sento mille volte supeiore alla stragrande maggioranza di intermedi e anche di qualche quadretto.
Soddisfazione di Pirro?
Può darsi, ma sono sicuro di non essermi mai dovuto rimproverare di niente, ed è forse per questo che non ho mai ricevuto niente piu' che i complimenti dei clienti, sicuramente spesso piu' gratificanti dello scarno stipendio societario!
Forse sono un idealista, ma sono fiero di esserlo, e soprattutto di essere onesto con me stesso.

Il Mago Merlino.

 
At 1/07/2007 12:22 AM, Anonymous Anonimo said...

caro ragazzo rosso
non so quale sia il significato che tu dia al termine collega.
io mi sento collega di ogni singolo dipendente della struttura nella quale lavoro.
quando il lavoro mi permette una pausa prendo il caffe con chi mi pare e, vacanze a parte, pranzo con chi voglio.
ho sempre lavorato "con" loro senza mai guardarli dall'alto spaccarsi la schiena da soli ma cercando di essere presente ogni giorno e ancora di più nei momenti più pesanti e difficili.
non c'è scritto in nessun "manuale" e non è scritto nel mio contratto.
me lo impone solo la mia coscienza ed il mio essere, nè il mio livello nè una scelta di opportunismo.
con loro scarico colli in magazzino, faccio rese, sistemo libri e vado in cassa e se c'è bisogno butto anche immondizia.
sono la prima a "sporcarmi" le mani e ad essere in trincea molto spesso anche al posto di qualcuno fra loro che a volte fa finta di non accorgersi del lavoro non sempre "alto" e ingrato che occorre fare.
è lavoro anche quello forse poco intellettuale ed elevato ma va fatto.
per quanto me lo concede la mia giornata dai ritmi davvero frenetici credo in onestà di non aver mai lasciato un collega da solo o in difficoltà.
mai.
caro mago merlino niente di più lontano e difficile dal potermi definire una sognatrice.
amelie

 
At 1/07/2007 12:59 AM, Anonymous Anonimo said...

Il discorso di Amelie mi fa venire in mente un terrificante luogo comune che andava negli anni '70: "E' proletario non solo chi lo è, ma anche chi difende i proletari". Lo dicevano quelli che adesso sono straricchi professionisti nei vari campi, e che adesso si sono financo diementicati di averla detta, quella frase... Io, proletario vero, non sono ovviamente d'accordo: è proletario chi lo è, e basta. Ma stiamo parlando su due linee diverse, parallele, e quindi destinate a non incontrarsi mai. Amelie, non metto in dubbio che tu sia una lavoratrice seria e impegnata. Contesto il fatto che tu possa essere come noi IV o V livello: non lo sei, e questo anche se ti sporchi le mani, o senti tanta solidarietà, ecc. ecc. Sei dall'altra parte; e se ti rimane qualche dubbio, scusa la banalità, fa' questo esercizio: dopo che hai lavorato fianco a fianco con un tuo SOTTOPOSTO, scaricando con lui/lei anche le immondizie, andate a fumarvi una sigaretta fuori dal negozio e confrontate le vostre buste paga. Ecco, allora forse riuscirai a capire la differenza. Perché alla fine di un mese di lavoro, posto per miracolo che tu lavori esattamente con le stesse 'soddisfazioni' dei tuoi impiegati (cosa che mi perdonerai se fatico a credere fino in fondo), guarda che la prospettiva della quantificazione monetaria non è propriamente una cosa di secondo piano...
Come secondo (terribile!) esercizio, vai da Giambelli o Sardo e da' loro del "collega". Dopo raccontami.

Buona notte.

Ragazzo Rosso

 
At 1/07/2007 10:12 AM, Anonymous Anonimo said...

no caro mago merlino, invece vengo proprio da una piccola realtà, di una piccola città, e credo di parlare anche a nome degli altri colleghi che lavorano in punti vendita come il mio,dicendo che da noi non arrivano notizie, e ovviamente mi riferisco al periodo dello sciopero, tanto per cominciare, ma anche a tutte le altre cose interessanti che ho scoperto sul blog! ma quanti di noi dipendenti sfigati di città sfigate lo visitano questo blog? quanti ignoranti della situazione che li circonda ci sono nei punti vendita? cosa si può fare per informare tutti della vera situazione? pensate ai nuovi assunti che si vedranno arrivare con la bosta paga quell'ignobile foglio informativo! credo che si dovrebbe lavorare seriamente su questo punto. grazie dell'attenzione

 
At 1/07/2007 10:26 AM, Anonymous Anonimo said...

Registro che il passatempo preferito da mago merlino non e' essere di spalla ai colleghi ma passare il tempo a veder quello che va e non nel suo pdv e magari al telefono per sapere che accade negli altri. il tutto per condire con l'adeguato linguaggio, poco consono a chi lavora in una qualsiasi libreria, questa discarica a cielo aperto che' sta diventanto questo blog. non e' cosi credo in un caso o nell'altro. i blog nascono per discutere a viso aperto e con educazione i problemi. non credo ai nemini , e sue tu maghetto scopri chene sei pieno, fai l'unica scelta che ti rimane da fare: liberaci di te. L'altra e' la libreria: libera i colleghi di un perdigiorno della tua specie.

 
At 1/07/2007 4:17 PM, Anonymous Anonimo said...

registro che il passatempo preferito dell'anonimo del post precedente è spiccicare a mò di moscerini i due neuroni che ancora gli rimangono spersi sparsi ai quattro angoli di quella che una volta era la sua rete neurale.
non occorre molto tempo il mattino per comprendere che tempo fa, se il cielo è buio o se è limpido come non occorre molto tempo per vedere le storture all'interno di un luogo di lavoro come LA feltrinelli. certo, occorre far funzionare l'insieme senso motorio e non il fondischiena.
nulla di peggio di uno schiavo felice di esserlo.

ps. usa il check spelling del tuo browser in modo da evitare la marea di bad typos con la quale hai condito il tuo 'intervento'. la tecnologia è li per esser usata e non per riposare. Come il cervello.

 
At 1/07/2007 4:38 PM, Anonymous Anonimo said...

caro ragazzo rosso
le parole solidarietà e proletariato fanno tanto "revival nostalgia" ma se vogliamo definitivamente scendere su un piano di basso profilo parliamo anche di "salario".
ci sono miei "sottoposti" come tu li definisci con un termine veramente terribile che guadagnano ogni mese più di me.
la mia busta paga di dicembre è stata di poco superiore ai 1.200 euro comprensiva di un festivo ben pagato ed i mesi precedenti ti assicuro che non si discostano molto.
in pausa caffè per gioco mi sono resa disponibile a scambiarla con qualche mio collega a parità di orario di responsabilità di competenza di impegno e di stress.
non ho ancora trovato nessuno disponibile ma forse ti vuoi sacrficare tu in nome del proletariato.
se vuoi te la posso mandare a casa!
io non credo sia solo una busta paga che a fine mese ti regala le soddisfazioni di cui tanto parli nè tantomeno solo quella che può legittimare qualcuno a definirsi proletario.
e aggiungerei per fortuna.
io l'esercizio l'ho fatto.
prova tu a farne uno più serio.
scambiamoci i ruoli, anche solo per un mese, tanto di più non reggi, e poi vediamo se hai ancora la voglia, la forza ed il tempo per parlare di sottoposti, solidarietà, proletariato e bla bla bla.
amelie

 
At 1/07/2007 5:15 PM, Anonymous Anonimo said...

Cavolo, ma sei una Santa! Scusa, non avevo capito. Ritiro tutto quello che ho detto, chiedo scusa. Ma pensa, una direttrice che prende meno di un commesso, che lavora come un mulo nel migliore dei mondi possibili, e io mi permetto di criticarla. Come mi vergogno.
Adesso se vuoi prenditi l'ultima parola. Io ho finito, non interverrò più. Vado a confessarmi...

Ragazzo Rosso

 
At 1/07/2007 9:20 PM, Anonymous Anonimo said...

mi accorgo di quanto sia a volte difficile spiegarsi e forse inutile tentare di farlo con chi proprio non vuole capirti.
continua pure ad alzare muri se la cosa ti aiuta ma
il mio non era affatto un tentativo di auto-beatificazione.
non mi sto lamentando del mio salario e non penso di lavorare nel migliore dei mondi possibili.
credo nel mio lavoro e mi piace farlo comunque.
mi piace soprattutto il modo in cui lo faccio.
la mia soddisfazione è in questo.
e basta.
allora "signor proletario" non la vuoi più la mia busta paga?
amelie

 
At 1/07/2007 9:53 PM, Anonymous Anonimo said...

Per l'ex-allieva:
Permettimi di dirti di aver sbagliato alla grande ad avere pubblicato il tuo contributo.
Sei davvero "troppo" identificabile, e questo si tradurrà in un trattamento ancora peggiore di quello che ti era stato riservato.
Quindi consentimi di darti della "stupida". Credi che persone che non ti conoscano vadano oltre il ruolo che ricopri nel leggere il tuo commento?
La gente è arrabbiata, per il trattamento che stiamo subendo!!
Ricordi quando sei arrivata?(Perchè io ti ho identificato!!!)
Ti/Vi guardavamo tutti in cagnesco, giovani, rampanti in carriera.
Poi vi abbiamo conosciuti, e abbiamo capito che non era proprio così, che in un posto di incazzati e malcontenti come il nostro, forse avevano deciso di mandare i più lavoratori e sociali che avevano a disposizione! Sei l'unica libraia che ha imparato subito tutti i nomi dei discai dei magazzinieri e delle ragazze alle casse. L'unica responsabile che guardava di sotto per poter sostituire in cassa.
E con questo? Non solo non crescerai più, ma ora, dopo questa bella lettera, ti aspetterà un trattamento con i fiocchi.
Quante volte ti ho detto che la giustizia non va' sempre di pari passo con la parola realtà? (Così anche tu potrai identificarmi!!!) Tutti delusi quando abbiamo capito che non saresti stata tu a salire la piramide (ma la segretaria di Hitler), ma in realtà si sapeva già!
Non ho ancora capito se lo fai perchè non hai paura di essere licenziata (visto che hai il culo parato!!!!!) o perchè ci credi davvero?
Comunque sia sei stata una cazzona, ed ora "ferro filato" ti farà il culo. I gestori del blog non ti hanno spiegato che anche i nostri "big" ogni tanto si fanno la loro navigata per questi mari?
A presto.....
CONTESTATORE SEMPRE

 
At 1/07/2007 10:35 PM, Anonymous Anonimo said...

“E’ il libraio che fa la differenza”
Il mondo del libro visto da Romano Montroni, che del mestiere di vendere libri ha fatto la passione di una vita. Per lui, una buona libreria deve avere un assortimento vasto e profondo, ma soprattutto un’anima.

E’ il libraio più stimato d’Italia, grazie ad un’esperienza unica, maturata sul campo: comincia giovanissimo come commesso da Feltrinelli a Milano, a 27 anni dirige la prima libreria, per poi passare a capo delle librerie Feltrinelli, dove rimane per quasi trent’anni contribuendo allo straordinario successo della più grande catena di librerie del nostro paese. Oggi è consulente di librerie.coop.

Lei ha partecipato al progetto librerie.coop dall’inizio. Cos’hanno queste nuove librerie rispetto alle altre?
Sono state pensate per essere librerie di assortimento e di servizio, con caratteristiche che normalmente le librerie, soprattutto quelle situate nei centri commerciali, non hanno: un assortimento ampio e profondo, qualità del servizio, legata al personale, che viene addestrato appositamente. Le librerie.coop sono dirette da librai professionisti, gli addetti hanno seguito un corso di tre mesi. Questo tipo di formazione, tranne alcune eccezioni, non è comune nelle librerie italiane.

Una libreria in più nel territorio serve per aumentare la lettura? A questo fine è più utile una libreria migliore o una libreria in più?
Direi una libreria organizzata nei termini che abbiamo detto fino ad adesso. Uno spazio con un assortimento povero e rigido non ha un grande effetto nella diffusione della lettura, perché un luogo vale l’altro. Una libreria che crea uno spazio emozionale invece, può suscitare la voglia di addentrarsi nel mondo del libro. Non è un caso infatti che nel 2005, a fronte di 170 milioni di libri venduti nelle edicole, il mercato delle librerie non ha avuto nessun riflesso negativo, anzi. Succede che dopo un acquisto d’impulso, come quello fatto all’edicola, chi vuole capire meglio va dentro a una libreria e, se trova una libreria in cui si respira un’aria di qualità e di professionalità, può veramente cominciare un percorso di curiosità ed entrare in quel mondo. Quindi ci vogliono più librerie, ma con un’atmosfera, un’anima, in cui il libraio ti sorride, ti saluta, e non cade dalle nuvole quando gli chiedi un libro.

Per vendere un libro, dunque, vale più il consiglio del libraio che un buon piano di marketing?
Su questi argomenti vi invito a leggere il mio libro “Vendere l’anima. Il mestiere del libraio”, in uscita in questi giorni (edito da Laterza, sarà presentato il prossimo 5 maggio alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, ndr). La mia esperienza mi dice che la migliore strategia di marketing è legata ai librai, che riescono a creare curiosità e ad attivare il passaparola, fondamentale per il successo di un libro. Faccio un esempio. Quando uscì “Follia” di McGrath, per Adelphi, io ero al comando della squadra Feltrinelli, chiamammo Roberto Calasso ad illustrarci una serie di novità. La presentazione che fece di “Follia” ci piacque talmente tanto che decidemmo di cavalcare il libro, prenotandone alcune migliaia di copie. Il risultato è stato che l’Italia è stato il paese europeo che ha venduto più copie di quel libro, grazie alla credibilità data dai librai Feltrinelli. Un libraio può far diventare un successo un libro su cui l’editore non ha investito neanche una lira in pubblicità. Per le librerie.coop organizziamo periodicamente incontri di presentazione dei i libri da parte degli editori. Questa è una ottima modalità per conoscere e poter promuovere il libro, certamente molto più efficace del semplice arrivo del volume in libreria.

Infatti, entrando in libreria ci si potrebbe domandare come fanno i librai ad essere aggiornati su tutto ciò che hanno. È impossibile leggere tutto…
Non è necessario. Certo, se un libraio legge, ha una marcia in più. Ma quello che deve fare è essere documentato sul mondo dell’editoria e dei libri, sfogliando tutti i giorni le pagine letterarie dei migliori quotidiani, per sapere cosa sta uscendo. Poi ci sono le informazioni che arrivano dagli editori. Molto più della lettura, è l’informazione ad essere fondamentale per un libraio. Nella maggior parte dei casi i consumatori, quando vanno in libreria, non cercano consigli, cercano qualcuno che gli procuri i libri.


Quali sono le gioie e i dolori del mestiere di libraio? Ovvero perché un giovane dovrebbe desiderare di fare il libraio?
Un giovane può desiderare di fare il libraio solo se ama l’oggetto libro, se ogni giorno desidera andare in bottega per manipolare il prodotto libro. Per il resto, quello del libraio è un mestiere che chiede molto e ti dà poco, sia in termini di remunerazione che di orari: non ci sono sabati liberi, non si fanno vacanze quando le fanno gli altri, perché quelli sono i periodi in cui si legge di più.


E il libraio Romano Montroni ama leggere?
Indubbiamente. Adesso sto leggendo “Il velo dipinto” di Somerset Maugham, bellissimo. E’ appena uscito, ripubblicato da Adelphi.


(Lina Sini)

Stampa

 
At 1/07/2007 10:50 PM, Anonymous Anonimo said...

Il mio passatempo preferito è il lavoro che faccio.
Ma è la parte piu culturale di esso (quando riesco a trovarne il tempo...), che mi riempie di soddisfazione, e non certo spaccarmi le palle su questo blog!
Ma leggere che in tutta Italia c'è un malcontento diffuso (dei lavoratori onesti con se stessi) nei riguardi di un' azienda che sta tentando di affossarci e di creare una categoria di persone(?), pronta a cagarci in mano (e a farsi cagare in mano) da loro stessi, questo è assolutamente insopportabile!
Che voi ci crediate o no, sono (in parte) d' accordo con Amelie (chiunque sia), quando asserisce che c'è ancora del buono tra i lavoratori, ma mi offende se dice che gli piace QUESTO tipo di lavoro.
Credo, cara Amelie, che tu sia profondamente delusa del trattamento che ti hanno riservato, forse perchè immaginavi di avere un accesso un pò piu' semplice alla sfera dirigenziale (perchè magari questo ti hanno fatto credere...).
Ed allora la metti sul piano patetico!
Ma un bel po' di vittimismo, se serve, non guasta mai, anche perchè a storia insegna che il pianto paga!
Solo che, stavolta, hai sbagliato ad esporti così tanto...
All' anonimo che critica il mio passatempo, invece, dico che si dovrebbe prima lavare la bocca e farsi un grosso esame di coscienza.
Sei proprio sicuro che, in tanti anni, non sia mai stato di spalla per i miei colleghi?
E tu come fai a saperlo?
Solo perchè picchio duro laddove ci siano soprusi, stranezze, irregolarità, insomma dove il lavoro non diventa piu' la cosa piu' importante?
Tu non saprai mai chi sono, ma ti dico che ho insegnato il lavoro per passione e per amore del lavoro stesso completamente gratis (ci mancherebbe altro!) a decine e decine di colleghi, carrieristi e non, senza che NESSUNO me lo avesse chiesto.
Forse per questa mia "particolare" disponibilità che sono ancora un "povero" IV° livello.
Ma stai tranquillo, perchè io mi posso permettere di guardare DAVVERO moltissime persone dall' alto!
Al "CONTESTATORE SEMPRE", dico invece che i nostri (nostri?) big leggono solo ciò che fa a loro comodo, e si comportano di conseguenza!
Sai che, da due anni, i dipendenti del Negozio che si trova al "centro del centro" percepiscono, in occasione del 2 Giugno, la "modica" cifra di euro 186 circa poichè (parole testuali dell' Ufficio del Personale) "...il Governo ha deciso (allora) di reintrodurre il 2 Giugno come Festa Nazionale, e quindi andrà retribuita come un' "Indennita di Disagio"?
Sei sorpreso?
E che te lo venivano a dire anche a te (o a tutti noi e/o al sindacato?)
Ma non ci saranno mica figli e figliastri?
Perchè il 2 Giugno, a quanto ne sappia io, quasi tutti i negozi sono aperti, ma non mi risulta che chi abbia lavorato abbia recepito una tale somma!
Sai cosa significa?
Che, nonostante i negozi possano stare aperti, essi stessi verranno riempiti dai vari Responsabili di negozio, carrieristi (ne ho avuto la conferma proprio oggi...), quadri e quadretti, leccaculo e vermiciattoli vari, e questo per "elevare" il nome della catena agli occhi del pubblico!!!
Ma quante braccia tolte alla mezzadria!!!

Il Mago Merlino.

 
At 1/07/2007 10:55 PM, Anonymous Anonimo said...

LO SAPETE QUAL'E' LA CAZZATA PIU' GROSSA CHE STAMO A FA'?
LITIGA' TRA DE NOI! QUESTO E' QUELLO CHE VOJONO LORO, E NOI JELO STAMO A OFFRI', COSI' AGGRATIS!
STO' BLOG DOVREBBE VENI' USATO PE' DARCE TUTTI NA' MANO, E NON PER FARCE LA GUERA......
CERTO CHE NUN ME SENTO COLLEGA DE SARDO E GIAMBELLI, MA SO' SICURAMENTE LA COLLEGA DE CHI LAVORA CON ME OGNI GIORNO...IO SO' IV LORO III QUALCUNO PURE II, BEH MICA SO' DIRIGGENTI! STAMO A GUARDA' I 50 EURI DE PIU' AR MESE. NUN SO' CERTO QUELLI CHE CE DEVONO FA PENSA' MALE DE CHI LAVORA CON NOI.
MA IN FONDO IL PROBLEMA DE NOI POVERACCI E CHE CE SEMO SEMPRE FATTI LA GUERA TRA DE NOI!
Ragazzi di Verona, sono con Voi, e spero che lo sia anche il Vostro direttore, che magari può permettersi di dire qualcosina in più!!!!!
Romana Incazzata

 
At 1/07/2007 11:22 PM, Anonymous Anonimo said...

cara amelie purtoppo non è questione di busta paga...
possiamo confrontarla quando vuoi e non ho difficolta che le nostre siano molto simili ma questo non cambia la sostanza delle cose...
tu a suo tempo hai scelto di guadagnare poco per un pò con la prospettiva di guadagnare tanto dopo..
tu hai scelto di sposare l'ethos aziendale sperando di fare carriera e di diventare direttice..
hai scelto di stare in alto...
che poi tu non ci sia riuscita è un problema tuo e basta..ne ho visti di allievi bravi e colti che non sono riusciti a fare il salto di qualità: tutti bravi ma non abastanza stronzi...
beh è un problema vostro...
voi avete scelto la flessibilità, gli orari infernali, i continui cambi di città...è un problema vostro...
mia cara amelie ti sei mai chiesta perchè il corso di allievi non viene fatto dai dipendenti già assunti? credi veranmente di essere così competente e preparata e migliore di
noi? o forse noi siamo persone normali che non credono che il lavoro sia l'unico strumento per affermare la propria personalitò e che si debbano fare otto ore di lavoro nella distinzione di ruoli tra un dpendente o un responsabile?
sinceramente sono stanco di voi presuntuosi e superbi che vi stupite quando un magazziniere o una cassiera leggono più di un libro all'anno, e che venite a romperci le scatole con questa storia dello stipendio e dello stess...
non fare l'eroina , se non sei arrivata in alto è perche non ci sei riuscita, ma il tuo obiettivo era quello ed era evidente nel mometo in cui hai accettato di fare quel maledetto corso...
altrimenti avresti potuto sceglierte di fare la libraia/commessa/cassiera/magazziniera e non ti saresti stupita del fatto che in effelunga la competenza esiste a tutti i livelli e che molti hanno semplicemente deciso di non metter
la in vendita...
conosco molte delle persone che hai citato è ti assicuro che sono persone che pagano quotidianamete (ed anche alla fine del mese) il fatto di non aver accettato di diventare yes man/girl,di essersi opposti ..
ti sei mai chiesta perchè?
o hai pensato di essere arrivata te con la tua laurea a risollevare le sorti di questa florida azienda e a stupirti del fatto che anche noi quarti livelli leggessimo qualche libro?
già ma te guadagni poco più di noi ed ora ti hanno pure segata...( mai sentito parlare della favola della volpe e dell'uva..?)

ps certo che se per te il direttore di duomo è un mostro di cultura siamo proprio messi maluccio... :-)

 
At 1/08/2007 12:15 AM, Anonymous Anonimo said...

Si deve essere fatta un po' di confusione, non vorrei mai che Amelie (che ignoro chi sia), pagasse lo scotto al posto mio.
Io ex-allieva non sono Amelie. (Poi magari anche lei avrà fatto il corso, non so'...)
Non avevo bisogno di fare il corso allievi per scoprire che i magazzinieri e le cassiere, leggessero più di un libro all'anno! Ho voluto solo citare alcune persone, specificando inoltre che sono molte molte di più.....
Il mio compagno è un fior fior di intellettuale, e legge almeno 3 libri a settimana, e non fa' il dirigente, ma lavora in tutt'altro settore per necessità (e ha fatto anche il magazziniere in Unicopli!), e per mancanza di voglia di raccomandazioni. (Non parlo di Feltrinelli)
Il motivo per il quale ho deciso di accettare questo corso, era di tutt'altra natura di quella carrieristica, se vuoi darmi la tua e-mail, ti mando il mio C.V. con il consenso sulla privacy, così potrai verificare tu stesso!
Non sono stata segata, mi sono auto-segata, è ben diverso! Ho scelto altro, e non ho voglia di stare a spiegarti cosa perchè si tratta di situazioni dolorose e personali, io del livello me ne' frego!
Ha ragione la ragazza di Roma, siamo ridicoli, invece di usufruire nel modo più ottimale per noi questo spazio, lo usiamo per offenderci.
Forse per alcuni di noi è proprio vero il detto del famoso gobbo:"Il potere logora chi non c'è l'ha!"
In quanto ad Amelie, non vedo perchè il suo intervento raccolga tanta avversione, fa' il suo lavoro, pare le piaccia e che ci metta passione. E' tanto terribile questa cosa?
Non avevo bisogno no, di fare il corso per sapere certe realtà, perchè bello mio, ho sempre lavorato per potermi pagare l'università e poter vivere da sola da subito, dal primo anno di corso, è per questo che nonostante non sia vecchissima, ho già avuto molte e significative esperienze di lavoro. Mio padre mi ha cresciuta ricordandomi ogni giorno che solo la cultura rende liberi, e non certo dai datori di lavoro, ma dalla brama, dai meccanismi sociali malati, dai compromessi.
E comunque basta puntare il dito su tutti! E' davvero patetico, è la gente così che poi nelle riunioni non alza mai la mano, i tipici lagnosi, che poi si cagano sotto al primo richiamo, o che peggio ancora si nascondono dietro la muta contestazione usandola come scusa per non fare un cazzo al lavoro.
Smettetela di usare il termine "rosso" così gratuitamente!

 
At 1/08/2007 12:17 AM, Anonymous Anonimo said...

Dimenticavo, forse non sai che gli allievi ogni anno sono almeno dieci/dodici, di cui la metà già interni....
Cerca di essere più preciso, se le cose non le sai salle!!!!!!!!!!!1

 
At 1/08/2007 8:39 AM, Anonymous Anonimo said...

si...facciamo il gioco di chi sono gli ultimi allievi di formazione interna in fatto di casi umani, lecchinaggio etc..etc...?
su questa storia della mail che continui a chiedere inizio a sospettare che tu sia una provocatrice...
sul dire no non credere di essere l'unica al mondo...ti ripeto che c'è gente che quotidianamente dice no, anche ai livelli più infimi, per poter difendere la propria dignità...( e ti assicuro che al posto di alzare le manine in quelle finte riunioni del cazzo in cui la dirigente di turno si pone come una tua amica pronta ad ascoltarti, sceglie la stada dell'oganizzazione-autorganizzazione per fare presente e manifesto il proprio dissenso... )
non credere di essere l'unica ad aver lavorarato e ad essersi mantenuta gli studi o ad aver scelto di vivere da sola...
non credo che tu abbia il diritto di dire chi è più o meno compagno, più o meno sindacalizzato o di sinistra...
non essere presuntuosa...
per il resto hai ragione: non ha senso scannarsi sul blog ma discutere animatamente si...
con tutti i rispetti

 
At 1/08/2007 5:21 PM, Anonymous Anonimo said...

Scusa Nosferatu, se ci ho messo del tempo per rispondere. Hai ragione per i badtype: quando scrivo di getto poi non sto a guardare esattamente se corretto o meno. Non so in quale pdv tu viva ma insisto sul fatto che questo luogo dev'essere una piazza di discussione e non una discarica. Tu non fai eccezione mi sembra. Io sono un quarto livello come te e a natale ho preso poco più di 1200 euro. Ora che sono " a tuo livello" ti sembro meno accettabile lo stesso?. Io penso che i blog servano ad altro. Penso pure che la mia voce di dissenso abbia valore quanto la tua o quella di Mago Merlino al quale era rivolta la mia invettiva. Penso dunque che sappia difendersi da solo senza alcun "patronato". Io sono convinto che non ci sia più spazio per gente che passa tempo a fare questo. Le ceste sono ceste per tutti. a maggior ragione per chi il culo se lo fa davvero. Se non mi credi e lavori a Milano ci diamo un appuntamento dove vuoi e ne parliamo. magari chiamandoci per nome e cognome. Ragazzi e' ora di lavorare!

 
At 1/08/2007 8:08 PM, Anonymous Anonimo said...

EINE INTERESSANTE GESCHICHTE........

 
At 1/08/2007 9:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Mah, invece a me piace questo blog: si dicono cose in maniera libera, sicuramente a volte con qualche eccesso (a partire dai miei, sia chiaro), però io ho imparato diverse cose. Sarà che lavoro per 'sti disgraziati da poco, ma le riflessioni di Merlino, di Amelie, di Romana Incazzata, di Cavernicolo Rosso e dei tanti non firmati sono utilissime per capire di più. Certo, non è un'Accademia, ma non deve esserlo, e certo non può sostituire la dialettica interna ai vari negozi e, più ampiamente, con i padroni; però è uno strumento in più. Sarà da scremare, per dir così, ma i post non sono poi così tanti in fondo. E non sottovaluterei una cosa, oltre tutto: magari ci si lascia dopo essersene dette di tutti i colori, però poi si continua a pensare... e io per esempio desidero formalmente scusarmi con Amelie. Ci ho riflettuto e devo dire che un po' non avevo capito, un po' mi giravano le balle per conto mio, ma ho detto qualche vaccata di cui mi pento. Non di tutto, sia chiaro. Però i suoi interventi mi hanno illuminato su aspetti (puramente umani) del lavoro che avevo scioccamente sottovalutato. Amelie, ti chiedo scusa: resto sempre convinto che l'organizzazione del lavoro scavi dei fossati tra i vari livelli, ma tu mi sembri una bella persona. Ciao.

Ragazzo Rosso

 
At 1/08/2007 9:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Mah, invece a me piace questo blog: si dicono cose in maniera libera, sicuramente a volte con qualche eccesso (a partire dai miei, sia chiaro), però io ho imparato diverse cose. Sarà che lavoro per 'sti disgraziati da poco, ma le riflessioni di Merlino, di Amelie, di Romana Incazzata, di Cavernicolo Rosso e dei tanti non firmati sono utilissime per capire di più. Certo, non è un'Accademia, ma non deve esserlo, e certo non può sostituire la dialettica interna ai vari negozi e, più ampiamente, con i padroni; però è uno strumento in più. Sarà da scremare, per dir così, ma i post non sono poi così tanti in fondo. E non sottovaluterei una cosa, oltre tutto: magari ci si lascia dopo essersene dette di tutti i colori, però poi si continua a pensare... e io per esempio desidero formalmente scusarmi con Amelie. Ci ho riflettuto e devo dire che un po' non avevo capito, un po' mi giravano le balle per conto mio, ma ho detto qualche vaccata di cui mi pento. Non di tutto, sia chiaro. Però i suoi interventi mi hanno illuminato su aspetti (puramente umani) del lavoro che avevo scioccamente sottovalutato. Amelie, ti chiedo scusa: resto sempre convinto che l'organizzazione del lavoro scavi dei fossati tra i vari livelli, ma tu mi sembri una bella persona. Ciao.

Ragazzo Rosso

 
At 1/08/2007 9:02 PM, Anonymous Anonimo said...

Scusate il doppio inserimento: doppio click involontario. Scusate.

R.R.

 
At 1/08/2007 11:24 PM, Anonymous Anonimo said...

qualche chiarimento per chi come mago merlino o cavernicolo rosso mi sembra abbia le idee molto confuse.
non sono una ex-allieva "segata" e non ho mai guardato da laureata con superbia dall'alto i miei colleghi con un livello più basso del mio.
non ho mai scoperto con meraviglia che anche un magazziere o una cassiera fossero capaci di amare la lettura.
non mi sento delusa dalla mia azienda perchè "non sono arrivata in alto" dal momento che dirigo un gruppo di lavoro nè intendevo usare toni da vittima lamentandomi del mio stipendio.
ho cominciato dal basso e dopo anni sono arrivata a ricoprire il ruolo che ho ma non ho mai chiesto nulla a nessuno, nè livello nè soldi.
ho chiesto di potermi mettere alla prova ed ho sicuramente dovuto lavorare molto ma è stata una mia scelta di cui conoscevo le conseguenze, dallo stress alla scarsezza di tempo libero.
mi piace quello che faccio, non sono di certo un direttore morbido ma mi considero leale e rigorosa, esigente fino allo strenuo prima di tutto verso me stessa.
non mi sono mai venduta, nè passata dai letti dei potenti, non sono diventata una yes woman, nè tantomeno una delatrice.
rispetto chi lavora con me e come me ma pretendo massimo rispetto ed impegno da parte dei miei colleghi che non considero dei "sottoposti".
è difficile da spiegare la passione che metto in questo lavoro, che continuo a trovare a volte mal retribuito e che cerco di rendere migliore e stimolante sempre di più per me e per chi collabora con me.
l'organizzazione del lavoro nella mia mente non crea divisioni ma dovrebbe annullarle perchè si lavora insieme e da soli non si va da nessuna parte.
non sempre riesco nel mio intento ma questo lavoro per quanto possa essere sempre perfezionabile continua ancora ad essere una fonte di soddisfazione che va ben oltre lo stipendio a fine mese.
per me è così e dall'alto della vostra liberalità dovreste accettare che in questa azienda, dalle mille anime, possano esistere anche persone che la pensano diversamente da voi e che abbiano una considerazione "alta" e "altra" del proprio lavoro e del modo in cui lo svolgono.
amelie

 
At 1/08/2007 11:52 PM, Anonymous Anonimo said...

grazie per avermi chiarito le idee direttrice...
per fortuna che ci son0o persone come te, motivate, leali, non interessate al denaro, alla carriera e disposto a chiarire le idee a qualche ottenebrato sottoposto (pardon, nel modello fintodemocratico della grande distribuzione, collaboratore e meglio se ci si da del tu, che il lei mette distanze...) recalcitante a credere alla panzana del lavoro di gruppo che prima o poi prenìmia tutti...
grazie, grazie sinceramente...

ps non sono intervenuto prima a riguardo ma su una cosa mi trovo pienamente in accordo con te: credere che le donne facciano carriera perchè vanno a letto con i dirigenti sottende una forma mentis sessista e maschilista che , in un nuovo mondo, dovrebbe essere spazzata via...

 
At 1/09/2007 12:03 AM, Anonymous Anonimo said...

che tu abbia il IV° o il I° di livello poco importa. Mi riferivo alla denotazione con la quale epitatavi il dire di un centinaio di persone e alla forma mentis mostrata nel tuo intervento e non al livello. Si può discordare, questo è ovvio. Occorre però discordare facendo il contrario di ciò che si denigra. Non mi pare che appellare 'spazzatura' en masse il contenuto e la attività di questo blog sia di una qualche utilità (tralasciando che la spazzatura ha pure un suo valore in quanto portato finale di una catena socioeconomica. 'in monnezza veritas' diceva qualcuno) .Nè mi pare che accusare, senza informazioni precise nè fatti, qualcuno di esser un perditempo sia un viatico alla 'sana' discussione. essere informati su ciò che accade nella azienda per la quale si lavora e scrivere un post su di un blog non é certamente attività dispendiosa nè al livello neurale nè al livello temporale. non funziona quindi l'assioma per cui chi scrive ed è informato è qualcuno che non vuol fare alcunché. Non era di certo mia intenzione fare da advocatus del mago che si difende bene da solo ma solo chiarire un affrettata conclusione che rivela delle erronee premesse lungo la catena logica. Non é quindi un problema di 'titoli' ma un problema di pura capacità argomentativa. That's all, Folks.

 
At 1/09/2007 12:14 AM, Anonymous Anonimo said...

nosferatu, ma ti sei drogato?!?

 
At 1/09/2007 12:27 AM, Anonymous Anonimo said...

il lei mi farebbe solo sentire anziana e non lo sono nè dentro nè fuori.
però trovo il termine ottenebrato molto interessante.
ti dispiace se lo uso nella mia prossima riunione?
amelie

 
At 1/09/2007 1:05 AM, Anonymous Anonimo said...

il problema, buona amelie, non risiede in questa o quella eccezione ma nella norma elevata a legge. Ci può ben essere l'assistente 'illuminato' e questo è bene per i suoi 'sottoposti' in quanto la loro situazione ambientale-lavorativa può solo essere adeguata e seguire un qualche criterio di justitia. ciò non toglie che la norma cui la maggior parte è sottoposta non sia altrettanto da deità 'illuminata'. una isola 'felice' non rende un mondo migliore così come una 'contea' felice non consola il resto del mondo della propria malasorte. è solo qui il problema, credo. l'astio con il quale la figura dell'assistente, il suo tipo logico, viene attaccato è solo segno della dominante norma generalizzata che mostra incapaci genti buone solo in quanto obbedienti e scodinzolanti animaletti da salotto a capo di chi, invece, con i fatti e nel corso degli anni ha dimostrato capacità e volontà di ben fare. è qui in questione la arbitrarietà di un insidacabile giudizio che fa del capriccio e della cecità la sua raison d'etre. Non potevi di certo attenderti una accoglienza diversa, visto che questa 'figura professionale', ex novo inventata da illustre ingegno, è uno dei segni di un certo tipo di gestione del personale che da un determinato punto nel tempo in poi ha preso il sopravvento. Una manifestazione di esso.
Diciamo che poi anche tu ci hai messo farina del tuo sacco con qualche intervento un pò troppo 'illuminato' in tempi di 'fucilazioni a vista'. Il buonismo non si addice a nostri tempi in quanto è invero difficile parlare di quanto siano belli e buoni gli angioli del paradiso a chi non ha nemmeno un tozzo di pane ed ha superato l'età delle fiabe.

 
At 1/09/2007 2:48 AM, Anonymous Anonimo said...

Non sono Amelie, state mischiando ciò che io ho voluto testimoniare, con la SUA esperienza e il SUO giudizio verso l'azienda.
Niente contro di te A. ma vorrei precisare che siamo due persone diverse.
E comunque sono ben felice dei miei interventi "illuminati" nelle riunioni (utili o meo che siano), e in vita mia non ho mai scodinzolato davanti a NESSUNO! (lo lascio fare ai miei cani, oltretutto splendidi).
EX- ALLIEVA

 
At 1/09/2007 9:52 AM, Anonymous Anonimo said...

Nosferatu, proprio no ci arrivi vero? Il tema risiede altrove. Parlo di campi di battaglia diversi dall'infame "quella ha fatto carriera a Roma perche' andata a letto con un capetto". Parlo di responsabilità, consapevolezza,parlo di reputazione e sì, anche di motivazione. Parlo di etica delle azioni, parlo di conoscenza delle azioni, parlo di impatto delle azioni, parlo infini di spinta alle azioni. parlo di impresa e anima. il confronto con l'azienda lo si vince se la si sfida su questo terreno e non le vaquità o gli ameni esercizi filologici a cui ti sottoponi peraltro da neointellettualismo imitativo. la sfida e' sulla questione culturale a partire dai linguaggi che devono rimanere nel rettangolo della buona educazione. La sfida non si vince facendo fare a noi la fine dei polli di Renzo (ricordi?: i promessi sposi)Contesto solo questo. Se non si vuole fare di questo blog una discarica, appunto, a cielo aperto. Si parta da questo: tra un pò sentiremo tutti il bisogno di firmare con nome e cognome i nostri post. Questo sarà un segno di successo: sfidare l'azienda a viso aperto su temi che coinvolgono il futuro di questo benedetto mestiere. va da sè che il mero esercizio di sputtanare qualsiasi persona per partito preso e' un esercizio che lascio a pochi. Ma poi, aggiungo, non avete davvero nulla da rimproverarvi?: o le cronache apparse sui giornali piene delle menzogne riferite ai ns quadri sindacali che parlavano di assunzioni e precariato contradette puntualmente dalle note della sede, dove le metti! Quanto male siete riusciti a farvi/farci da soli?
Insisto Nosferatu, se non hai capito questo: non hai titolo di parlare a nome e per nome di nessuno. Ti prego, fatti un sano mazzo e ne riparliamo: i tuoi diritti di cittadinanza devo ancora vederli. Lascia stare gli esercizi di scrittura, qui c'e' molto da fare.

 
At 1/09/2007 10:56 AM, Anonymous Anonimo said...

una volta per tutte sulla questione del precariato ...
nessuno a fatto male a nessuno, nessuno dichiarò che in azienda si facesse ricorso al precariato...hai mai sentito parlare di semplificazione da parte dei giornalisti?
se poi vogliamo sottolineare che l'azienda ha preteso che il CIA recepisse tutta una serie di aspetti della legge 30 ( detta anche Biagi, nonchè legge sul precariato) e del CNLL di categoria, tutti finalizzati all'introduzione di forti elementi di precarizzazione , questo è un altro paio di maniche...e neppure un comunicato dell'azienda pieno di cifre lo può smentire...
del resto a natale hanno preso gente per fare pacchetti pagandola 3,33 euro all'ora in buoni regali...
opppure dal giorno dopo hanno cominciato a fare pressioni sui part-time affinche firmassero le clausole elastiche e di flessibilità...
per non parlare dei contratti di apprendistato che vengono abbondantemente utilizzati...
ma questa per chi non vuole vedere oltre il solito comunicato di Sardo o oltre il proprio naso non è precarietà...giusto?
per quanto riguarda il firmare sul blog ti faccio presente che in gir per l'italia esiste gente che è stata licenziata per molto meno e che anche in effelunga il nostro Giambelli gradirebbe molto ricevere su un bel vassoio le teste degli anonimi gestori del blog...

per amelie: certo che puoi usare ottenebrato...ti consiglio anche obnubilato che fa fine e non impegna...

 
At 1/09/2007 11:40 AM, Anonymous Anonimo said...

No. confesso la mia scarsa capacità di comprendonio. Non ci arrivo. Però una cosuccia credo (notare che non ho usato 'penso'). Credo che parlare di 'linguaggi che devono rimanere nei rettangoli della buona educazione' è cosa alquanto peregrina. Innanzitutto non si appellano 'linguaggi' ma 'codici'(IL linguaggio è uno solo, essendo esso la forma logica delle 'lingue' e dei codici usati. Oltre a vendere i libri ogni tanto, non spesso ma ogni tanto, leggili: 'Corso di Linguistica generale'). Di poi non son 'rettangoli' ma 'sfere' (il campo semantico è una semiosfera. Barthes, Greimas ed il 'feltrinelliano' Jakobson).
Infine, Manzoni fa cagare.
A parte queste sottigliezze semiotico-concettuali (che segnalano però la tua scarsa comprensione dei mezzi espressivi che pure usi ed inficiano in parte gli assunti da cui muovi), rimane il fatto che diventa difficile discorrere di buona educazione quando, educatamente, si fanno presenti delle esigenze oggettive di dignità lavorativa e si ottiene come risposta un sorriso in prima istanza e, in seguito e non direttamente, un pò di mobbing, tanto per gradire.
Insomma, 'educazione' è termine biunivoco (e relativo, aggiungo). Difficle esser educati con chi ti defeca in piena faccia ma col sorriso sulle labbra. Dovrei ritenere 'educato' il sorriso e rallegrarmene oppure devo considerare la defecazione?
Per 'discorrere educatamente' occorre esser in due. Se solo uno discorre 'educatamente' mentre l'altro lo prende a calci in faccia o è un santo o è un deficiente.
Ancora, io sottoscritto Nosferatu mai ebbi a parlare a titolo di alcuno che non fosse la mia propria medesima persona. In breve ed educatamente, ma di cosa stai farfugliando?
Gradirei poi una esaustiva argomentazione circa il 'neointellettualismo imitativo', neologismo il quale, lo confesso, poco intesi. Scrivere in italiano è fare 'neointellettualismo'? Basta così poco per esser 'intellettuale'? E non è la 'mimesis' (e quindi la 'imitazione') uno dei motori della Arte?
Per quanto riguarda il 'mazzo' ed il diritto di cittadinanza, ti chiedo di soprassedere in quanto al 'mazzo' si é oramai aggiunto un rigonfiamento degli attributi frontali non bello a vedersi che di sicuro produce equilibrio tra il fronte ed il retro ma altrettanto sicuramente mi rende il quotidiano un attimo 'pesante'.

 
At 1/09/2007 11:56 AM, Anonymous Anonimo said...

Mi arrendo, Nosferatu. Le cose sulle quali ti ho invitato a discutere sono altre: campi di battaglia e guerre da combattere. Cosa che con altrettanta eleganza hai eluso. (non e' cosa per Te, aggiungo) Non di semiologia. dichiaro il mio ritiro dal blog. Ha ragione di certo Cavernicolo che con molta semplicità mi ha fatto capire che, protetti da sicuro anonimato, continuerete ad animare nel recinto circoscritto del blog tutte le paturnie di questo mondo. Comprese le buone ragioni. addio, ho altro da fare.

 
At 1/09/2007 12:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Sei tu che hai discorso di 'educazione', non io.
Ho piacere che le 'guerre' come tu le intendi non siano cose per me. Non mi piacerebbe affatto andare in guerra con un commilitone che non sa quale é il nemico in quanto, preso dalla foga della guerra per la guerra, di certo mi ritroverei prima o poi nel suo mirino.
In breve, ché non ho tempo, non occorre poi molta perspicacia ed acume per comprendere che tutto questo cianchischiare su ciò che assume spesso la forma del 'pettegolezzo' puro e semplice è segno e sintomo di una problematica ben più grave e profonda. Non credo, ed invito i diretti interessati a contraddrimi nel caso, che queste 'narrazioni' siano fatte sol per il gusto del pettegolezzo. Credo invece che soggiaccia a questa attività, a questo sfogo una domanda insistente di 'giustizia'. Insomma, la richiesta di norme certe e stabili e non la arbitrarietà del giudizio capriccioso del kapò di turno. La domanda insistente e sotteranea è questa, 'quale è la azienda ove apertamente vengono dichiarate regole e norme cui aderire per la propria soddisfazione professionale nel mentre che ne vengono quotidianamente applicate altre, sempre varie e mai in diretta connessione con la produttività'?
E'questa la domanda che è significata da tutto ciò che a te pare 'paturnie'. Insomma, giochiamo a scacchi secondo le regole degli scacchi e non secondo regole cha cambiano di volta in volte ed unilateralmente. Come potrò mai vincere se non sono a conoscenza di queste regole?
Puoi di certo invitare me e gli altri a fare i santi per conquistarsi il paradiso e quindi ignorare bellamente ciò che pure vien fatto alla luce del sole ed in questo modo continuare a lavorare nel mentre che altri godono del frutto del nostro lavoro. certo, hai tutto il diritto di proprorre questo invito. Oppure potresti proporre una strategia che, però, contempli la differenza di piani e di forze tra i combattenti. Non puoi andare in guerra aperta contro una superpotenza. questo è suicidio bello e buono.
Resta ferma la pratica di continuare a svolgere sempre e comunque al meglio il nostro lavoro dato che per esso affrontiamo le ingiurie quotidiane di cotesti figuri. Se non lo facessimo non saremmo qui a parlarne. solo in quanto vi è uno sforzo quotidiano e continuo per svolgere ciò per cui si è pagati ma con la passione e l'impegno per la quale non si riceve la menoma attenzione vi è questa richiesta di giustizia. Chi non fa una beneamata ceppa tutto il giorno e comunque vien pagato di cosa mai avrebbe a lamentarsi?

 
At 1/09/2007 1:04 PM, Anonymous Anonimo said...

Nosferatu, apprezzo, finalmente qualcosa di concreto intenso e condivisibile uscito dalla tua penna. Era questo cui ambivo fin dal primo post. Il piano del dialogo e' su questi temi e anche la barra da tenera ferma. L'opzione ad uso e consumo, infatti, di sputtanare per sputtanare qualcosa e/o qualcuno non e' condivisibile. Il richiamo a questi valori di fondo, fermo restando l'onestà intellettuale con cui bisogna andare avanti, e' il punto sul quale vale la pena guardare questo blog. Ben quindi hai fatto a richiamarli. Per la stessa ragione, credo, che ci sia un terreno da coltivare (quello dei valori condivisi) che può diventare un elemento di incontro con la direzione. Che non brilla certo di un management degno di questo nome (mi riferisco ai post "napoletani")ma che può certo condividere l'idea di una richiesta dal basso di giustizia ed equità, ma anche di valori. La guerra per la guerra non piace anche me. non voglio morire giovane. voglio solo una azienda migliore.

 
At 1/09/2007 1:16 PM, Anonymous Anonimo said...

brava torna a fare altro...
comunque per precisazione le nostre facce sono ben conosciute...sono quelle di chi partecipa alle riunioni tra i lavoratori, di chi ha volantinato e presidiato i negozi durante gli scioperi, di chi dice no alle angherie per difendere se stesso ed anche i colleghi, di chi prova a combattere le battaglie anche sapendo che si possono perdere...
sono tutte facce note e stranote a chi di dovere( non veniva forse raccolta nei giorni dello sciopero una bella lista degli scioperanti da qualche zelante "amico" della sede...
ma forse tu eri troppo impegnata a sgattaiolare dentro i negozi a testa bassa per sostituire chi esercitava in giro per l'italia il diritto di sciopero o partecipava alle assemblee sindacali...
le nostre pratiche di ribellione, autorganizzazione, presa di coscienza e discussione, le affermiamo dove come e quando vogliamo noi, e soprattutto al di fuori dei recinti che te e i tuoi superiori ( ed anche qualche funzionario sindacale) volete imporci...
mi spiace che tu ti stia rendendo conto solo ora che per il feltrinelliano medio la grande famiglia non esiste, e che i direttori, i responsabili, gli allievi , i lecchini , i delatori, vengono percepiti e riconosciuti per quello che sono: amministratori del potere e espressione della struttura gerarchica che ogni organizzazione capitalistica si da...
lasciamo stare tutti i discorsi falso egalitari...9
per il resto questo è uno spazio pubblico di discussione, aperto ad ogni contributo(anche a quelli dissonamnti rispetto alle "corde " del blog) ed in cui tutti noi (me compreso) ci assumiamo le responsabilità di quello che scriviamo e accettiamo, senza isterismi, le critiche , anche feroci, che derivano dalle nostre parole...
forse non vuoi accettare la verità oggettiva dei fatti, ovvero che al capo-amico, non crede quasi più nessuno, neppure in Feltrinelli...
il rapporto è semplice ed i ruoli sono definiti: tu comandi ed io obbedisco, cercando di fare al meglio il mio lavoro e di metterci anche un pò di passione...per il resto parliamo solo di pie illusioni di chi, partendo da una determinata formazione politica e principi meravigliosi, non accetta di essere passato dall'altra parte della barricata, che sia una direttrice, una capo area o il figlio di un rivoluzionario morto mentre cercava di far saltare in aria un traliccio...

 
At 1/09/2007 9:32 PM, Anonymous Anonimo said...

Dopo questo simpatico balletto tra te e Nosferatu, cara Amelie, dico solo che sei una carrierista mancata solo parchè, come a tanti altri, ti hanno fatto abboccare
Non credo proprio, splendido esempio di bluff mancato, di avere le idee confuse.
Anzi, forse mi si stanno chiarendo ancora di piu', e proprio su chi sei...

Il Mago Merlino.

 
At 1/09/2007 10:17 PM, Anonymous Anonimo said...

Amelie puoi specificare, come ho fatto io, di non essere l'ex-allieva che ha scritto il "contributo" al blog? I gestori lo sanno perchè l'ho firmato, ma gli altri credo che stiano facendo confusione; anche perchè, benchè rispetti la tua posizione, non è esattamente la mia. Il mio messaggio voleva essere diverso.
EX-ALLIEVA

 
At 1/09/2007 10:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Scusa M.M., ma davvero tutti questi post anonimi, senza neanche un nick mi stanno mandando in tilt, ti stai riferendo a me o ad Amelie?
Ex.A.

 
At 1/09/2007 10:57 PM, Anonymous Anonimo said...

mumble, mumble, sgrat! sgrat!
...la Commedia degli Equivoci...

 
At 1/09/2007 11:13 PM, Anonymous Anonimo said...

Hai ragione.
Mi riferisco proprio a te.
Anche io volevo un' azienda migliore.
Anzi, l' avevo già, ma l' avidità senza logica dimostrata dal gruppo feltrinelli ha fatto sì di rendere davvero utopistico questo sogno.
Mi dispiace che ci vadano di mezzo molte persone che, nel bene e nel male, hanno inizialmente condiviso questo sogno.
L' estrema meccanicità del lavoro imposta dalla dirigenza, unita ad un' assurda quanto infinita scala gerarchica, hanno reso impossibile ogni margine di creatività e di passione, uniche cose davvero fondamentali per questo lavoro.
Se tutti voi andrete a rileggervi il mio post sull' articolo successivo a questo (che pare infinito), potrete capire un po' meglio del perchè del mio odio viscerale per tutto ciò che è anomalo, dlle alte sfere dirigenziali fino ad arrivare all' ultimo verme che si prostra anche solo per un caffè.
So che non esisterà mai vergogna per questo, perchè le persone sono abituate a cadere in piedi; ma voi sapete tutti che le parole, se ben assestate, fanno molto piu' male di una scarica di cazzottoni in bocca.
E poi, magari, si riesce a scoprire davvero qualche altarino, sotto forma dl gioco piu' sporco che esiste.
Le ovvietà e le banalità sono all' ordine del giorno, e non c'è quasi nessuno, tra quelli del 7° piano, a sfuggire a questa logica; solo che, se le banalità arrivano dai lavoratori comuni mortali, vengono fatte pesare fino alla nausea (nemmeno fossero omicidi) mentre, se arrivano da "loro", sono delle clamorose "illuminazioni" gestionali.
Ma state tranquilli tutti, perchè il marcio sta davvero per venire a galla...

Il Mago Merlino.

 
At 1/09/2007 11:31 PM, Anonymous Anonimo said...

Scusami, ma allora non capisco davvero cosa intendi dire.
Anche il balletto che mi addebiti due post fa', mica è il mio!
Davvero, visto che mi rendo ogni intervento ancora più riconoscibile (sempre per mia scelta),ed evidentemente mi hai riconosciuta, sono assolutamente aperta a qualsiasi osservazione, altrimenti non mi sarei esposta così tanto. Non avendo davvero conti aperti con nessuno, non capisco a cosa tu stia alludendo.
Anche questa cosa del bluff, e delle idee confuse...? Dacci pure dentro liberamente, ma fammi capire.
Grazie
Ex A.

 
At 1/10/2007 12:03 AM, Anonymous Anonimo said...

una domanda sorge spontanea:amelie hai letto l'articolo successivo riguardante ricordi-verona?...
OAG

 
At 1/10/2007 12:18 AM, Anonymous Anonimo said...

Non sono Amelie, comunque l'ho, e sono anche andata a visitare il loro nuovo blog.
Adesso mi devo anche beccare la responsabilità del fatto che i colloghi discutano su ciò che ho scritto?! E' pazzesco....Ci tenevo solo a capire alcune osservazioni che mi sono state, un po' fumosamente, rivolte. Capisco l'importanza e la gravità che i colleghi di Verona stanno vivendo, e spero che in merito si organizzi qualcosa, alla quale sarò felice di prendervi parte, augurando che venga anche questa benedetta Amelie.
Per M.M. sono davvero interessata alle osservazioni che ritieni di addebitarmi, i ragazzi del blog, hanno i miei dati e il mio indirizzo e-mail (li autorizzo assolutamente a darteli), (nel caso in cui la nostra conversazione possa dar fastidio o considerata troppo presente in questi ultimi commenti).
Come preferisci tu, qui sul blog, o via e-mail,(nel caso scegliessi la seconda, non ho nessun interesse a sapere i tuoi dati per cui puoi anche firmare semplicemente M.M.).
Per OAG, mi dispiace se ritieni che la mia richiesta di chiarimenti sia inutile, ma non importa, non sei costretto a leggere i miei commenti, ed io non ho intenzione di fare a meno di uno strumento di discussione come lo è questo. Preferiresti continuare a leggere offese o altro? Credo che il confronto sia sempre utile, anche se anonimo. (E forse l'anonimato in questo caso è indispensabile, visto che mantenere il posto di lavoro è cosa seria e importante per tutti!!)
EX Allieva

 
At 1/10/2007 1:23 AM, Anonymous Anonimo said...

da quando ho deciso di intervenire su questo blog ho sempre firmato i miei messaggi ma queste ultime giornate devono essere state davvero pesanti se non riesco più a capirci nulla nelle nostre\vostre risposte.
quanto ai balletti non ne ho mai fatti con nosferatu anche se rconosco che "antropologicamente" parlando la figura di dracula mi ha sempre molto affascinata.
da parte mia, per quello che può contare l'appoggio di una direttrice, dall'altra parte della barricata come sostenete, anche io mi sento vicina ai colleghi di verona.
ma chi potrebbe non esserlo potrebbe capitare la stessa cosa a me o a voi in qualunque momento.
amelie

 
At 1/10/2007 9:10 AM, Anonymous Anonimo said...

mago merlino mago, la danza non è di mio gradimento (tranne quella dei sufi. ma è altra storia):D
e condivido la richiesta circa gli eteronimi, non fosse altro che per questioni di leggibilità ed usabilità. digitate quelle due letterine scelte a caso o meno nel campo apposito, orsù!
regards.

 
At 1/10/2007 9:13 AM, Anonymous Anonimo said...

ok. blogger non è mai stato così 'scaltro' e richiede tutti questi clicks inutili. David Shea ha toppato in questo. meglio wordpress o textpattern. anyway, questo passa il convento.
son colui che sopra ha commentato.

 
At 1/10/2007 4:52 PM, Blogger effelunga said...

il dibattito è interesantissimo ma perchè non inserite un eteronimo nell'apposito spazio?
così ci riconosciamo è rendiamo tutto più leggibile...
anche tu Mago Merlino, vuoi mettere leggere " mago merlino ha detto"

un abbraccio a tutti e a tutte ( direttrici e amministratori compresi)

:-))

 
At 1/10/2007 9:02 PM, Anonymous Anonimo said...

No, non metterò nessun eteronimo.
Anzi, basta con questa "telenovela" infinita!
Vi rimando tutti alla triste lettera dell' articolo successivo, e fare tutti (me compreso) un grande esame di coscienza.

Il Mago Merlino

 
At 1/10/2007 11:20 PM, Anonymous Anonimo said...

Io non cAPisco proprio il coniglio che da della cazzona all'ex allieba per la lettera.Sei stata grande e dovevi firmarti e che leggano quei mononeuronici dei dirigenti feltr.Hai tutta la mia stima e continua cosi'.
exdiscaiormsgalleria

 
At 1/10/2007 11:56 PM, Anonymous Anonimo said...

ex allieva non mi riferivo a te,sono sempre riuscito a distinguere i tuoi interventi da quelli di amelie,c'erano delle sostanziali differenze a partire dalla firma.infatti sono intervenuto tirando in ballo lei e non te.
per amelie: ti credo quando parli dell'impegno nel lavoro,della passione...ma evidentemente da quanto si evince da questo blog e ,non solo da questo, le situazioni sono molteplici e in alcuni casi allarmanti e non citare per favore quanto detto in fase di rinnovo del contratto perchè ti ricordo che il signor sardo ha avuto il coraggio di dichiarare al corriere della sera che eravamo dei retrogradi contrari all'uso del computer(piccolo sondaggio quanti di voi hanno in negozio ,non in ufficio,computer con windows?).mi sembra che tutti gli interventi su questo blog (anche quelli sopra le righe)siano dettati da sincere inkazzature e difficoltà ad accettare determinate direzioni che questa azienda sta scegliendo e il caso di verona ricordi nè è un ultimo esempio lampante e quindi ti chiedo come te lo spieghi?come ce lo spieghi?
sarei sinceramente interessato ad una tua opinione sull'argomento.sulla piazza di milano ho visto devastare nella medesima maniera un negozio che doveva essere la libreria vetrina della città(piazza Piemonte),ho visto scoraggiare e mortificare fino all'abbandono volontario una serie di persone che in questa libreria avevano riversato quella passione e quella lena che hai rivendicato(ti posso fare i loro nomi,sono persone valide che questa azienda ha perso e la perdita si è vista poi nel tracollo del fatturato del medesimo negozio:claudia molteni,claudia ambrosini,edoardo occa,federico valera,gabriela casola,adriano fanchetti,valentina cattaneo,luca d'angelo,probabilmente ne dimentico qualcuno si era quasi in 60 all'inizio)e in molti a lungo hanno temuto una fine simile a quella di verona(probabilmente ingiustificatamente,ma quando si mette in mano un megastore a uno che fino ad allora vendeva lavatrici e pensava che garcia marquez fosse una brava scrittrice qualche preoccupazione ti viene).lo ripeto,sarei interessato a sentire un'altra campana sulla vicenda di verona,perchè, soprattutto dopo aver letto il loro blog,questa sembra confermare in pieno i timori,la rabbia e le grida di allarme che trasudano da effelunga
OAG

 
At 11/03/2009 8:43 AM, Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

 

Posta un commento

<< Home