5.11.2006

GIOVEDI’ 11 MAGGIO: SCIOPERO!!


Tra il 15 ed il 22 aprile si è articolato il primo giro di scioperi in moltissime città italiane, a scacchiera, per un paio d’ore o per tutta la giornata e spesso a sorpresa:
Milano,Roma, Napoli, Bari, Torino, Firenze, Bologna, Modena, Cremona, Padova, Piacenza, Parma, Ravenna, Pescara, Brescia, Ancona, Genova ecc…
In molte città i negozi hanno dovuto chiudere, a cavallo delle pause pranzo e/o in chiusura, in altre città sono rimasti aperti perché i lavoratori in sciopero sono stati rimpiazzati con altro personale e qualche dirigente. Al di là di alcune strumentalizzazioni i mezzi d’informazione hanno dato molto spazio alla nostra lotta, non sempre gli articoli ci sono piaciuti, non sempre sono stati centrati sulla realtà della nostra situazione ma del resto è inevitabile quando a raccontare le notizie non sono i protagonisti a farlo.
Nel complesso gli scioperi sono stati un grandissimo successo sia sul piano delle adesioni che su quello della visibilità. Un successo che nessuno di noi si aspettava e che soprattutto non si aspettavano i dirigenti ad ogni gradino della scala gerarchica aziendale. abbiamo dimostrato che se siamo uniti, decisi e responsabili abbiamo la forza di incidere. È stato il nostro primo sciopero e siamo stati bravi!
L’azienda ha incassato il colpo e si è trincerata nel silenzio. Sono passate 2 settimane ed ancora nessuna notizia, qualche commento che tradisce nervosismo e, ci dicono, una frenetica attività di revisione della proposta di contratto in sede… speriamo in bene anche se questo temporeggiare non promette nulla di buono.
Ora tocca riprendere il giro, per sottolineare l’urgenza che abbiamo di rinnovare questo contratto (scaduto da più di un anno!). Urgenza che sia chiaro a tutti non si deve tradurre in fretta. Non ci prenderanno per stanchezza, abbiamo scelto scioperi a scacchiera di 2/4 ore apposta per poter durare, e… dureremo. Ma sia anche chiaro che il silenzio aziendale innervosisce e l’intensificazione della lotta è inevitabile prima ancora che necessaria.
A Milano il grandissimo successo degli scioperi ha avuto una sola ombra: i negozi sono rimasti aperti… nonostante tutto. Venerdì 5 Aprile si pensava di levarci anche questo sfizio, la segretezza quindi era la chiave del successo per il tentativo di chiudere i negozi. Sono stati organizzati e coordinati degli scioperi in piazza Piemonte, Duomo e Galleria. La segretezza non ha retto e sono arrivati i rimpiazzi. Nulla di grave: l’obbiettivo era far chiudere i negozi per mandare un segnale diretto e chiaro all’azienda. Per via dei rimpiazzi accorsi a coprire gli scioperanti i negozi però non avrebbero chiuso e allora tanto valeva non scioperare. Le ore di sciopero ce le teniamo per quando possono pesare. Ci dispiace per i solerti dirigenti antisciopero, per i direttori che non hanno voluto accogliere l’appello di “non belligeranza” e per quei colleghi/responsabili che a tutti gli effetti si comportano da crumiri. Ci dispiace per il nervosismo che gli abbiamo procurato e perché sono dovuti restare a lavorare fino alle 23 in attesa di uno sciopero che non c’è stato.
Ci dispiace per i colleghi degli altri negozi se non abbiamo voluto comunicargli l’intenzione dello sciopero ma siccome fin dalle premesse non era sicuro che l’avremmo fatto e siccome la segretezza era fondamentale abbiamo pensato che il loro contributo poteva attendere.

GIOVEDì 11 MAGGIO: FACCIAMO RIPARTIRE IL GIRO!
In occasione della presentazione dell’ultimo libro di Aldo Nove e del ciclo di presentazioni: L’Italia affondata sul lavoro” presidio con volantinaggio davanti a MS Piemonte.

- LF DUOMO, RMS GALLERIA, MS BAIRES:
sciopero dalle 17.30 alle 20.00 con concentramento davanti a MS Piemonte
- MS PIEMONTE: sciopero dalle 18.30 ALLE 21.00
- LF MANZONI, FI CAVOUR dalle 17.15 alle 20.00 con preconcentramento davanti a LF DUOMO


Coordinamento RSU Milano