9.19.2006

LUNEDì 25 SETTEMBRE ore 21.30
ASSEMBLEA GENERALE AL LATO B

Calendario Assemblee sindacali di Milano

Giovedì 21 settembre dalle 10-11.30/11.30-13 c/o MS Piemonte
Venerdì 22 settembre dalle 10-11.30/11.30-13 c/o LF Duomo

Per chi non riuscisse a partecipare, è stata fissata una riunione straordinaria

Lunedì 25 Settembre in Camera del Lavoro,
(corso di porta Vittoria 43) dalle 10 in poi

I colleghi dei negozi LF Manzoni, FI Cavour e di tutti i FeltrinelliVillage sono invitiati ad aggregarsi ad una delle qualsiasi delle assemblee, la loro partecipazione dovrà avvenire in orario di lavoro e sarà cmq retribuita.

Nella settimana successiva a quella delle assemblee sindacali nei negozi si terrà:

Lunedì 25 settembre: assemblea generale al Lato B… 21.30

…da dove tutto è iniziato ormai due anni fa.

A seguire esposizione delle urne per il referendum sull’ipotesi di CIA. il 1° ottobre inizieranno le operazioni di spoglio delle schede.



Coordinamento RSU Milano

Torniamo là dove tutto incominciò!



ASSEMBLEA GENERALE AL LATO B
LUNEDI' 25 SETTEMBRE 21.30



Le trattative per il rinnovo del contratto integrativo si sono concluse con la sigla da parte sindacale dell’ipotesi d’accordo. Ci sono voluti più di due anni ma alla fine i nostri scioperi di primavera hanno dato prova all’azienda (…ed alle strutture sindacali!) della nostra determinazione.
Oggi ci troviamo di fronte ad un’ipotesi d’accordo che per essere definitivamente firmata dai delegati che hanno seguito la trattativa attende solo l’approvazione dei colleghi. L’iter classico prevede assemblee nei negozi e poi un referendum nazionale di tutti i lavoratori del gruppo.
Come delegati di Milano però sentiamo la necessità di tornare là dove tutto è iniziato, due anni fa, quando alcuni di noi si sono attivati per costruire un ambito di confronto, organizzazione e coordinamento autonomo rispetto alle strutture sindacali ed al di là degli spazi concessi dall’azienda in virtù delle agibilità sindacali.
È stata una scelta importante che ci ha permesso di costruire una piattaforma rivendicativa che nascesse direttamente e senza tante mediazioni dall’interno delle nostre condizioni di vita e lavoro, una scelta che ci ha permesso di vigilare sulle diverse fasi della trattativa fino a quando inevitabilmente abbiamo dovuto fermare la macchina del rinnovo per abbattere le fortificazioni di una trattativa blindata ed i cui unici margini erano al ribasso.
Gli scioperi sono stati una nostra scelta, di lavoratrici e lavoratori, e per essere stati i nostri primi scioperi sono stati un gran successo, non solo perché hanno permesso di riprendere la trattativa su nuovi presupposti ma anche perché penso che ci abbiano insegnato molto: innanzitutto che la lotta, quando è unita e collettivamente determinata, paga. Gli obbiettivi e i metodi dei nostri scioperi ce li siamo scelti noi e le nostre scelte hanno ribaltata lo stato dei rapporti di forza. Vi ricordate i giorni prima dello sciopero? il terrorismo dell’azienda, la sfiducia nelle nostre capacità ecc…? bè abbiamo dimostrato all’azienda che il suo potere può essere messo in discussione, basta organizzarsi bene e rispondere compatti!
Poi la trattativa è ufficialmente ripresa con la sottointesa volontà da parte di azienda e sindacati di non lasciarsi più sfuggire di mano il loro giochetto concertativo. La trattativa è andata avanti fino all’estate fra alti e bassi e quando per l’azienda non ci sono più stati margini si è siglato. Alcuni importanti obbiettivi li abbiamo raggiunti ma ci sono state richieste alcune pesanti contropartite. (per un confronto tra piattaforma rivendicativa e ipotesi di rinnovo vedi il terzo post).

Come delegati oggi non possiamo che fare appello alla scommessa da cui tutto è partito, due anni fa al LATO B: come delegati abbiamo rinunciato alla delega, per essere portavoci delle assemblee e l’unico contratto che possiamo accettare è quello che le nostre assemblee reputeranno giusto accettare. Non accettiamo che dopo tutto il nostro impegno in questi anni ed i nostri primi scioperi, altri si arroghino (con il beneplacito aziendale) il diritto di decidere sulle nostre teste le condizioni del nostro sfruttamento
Insomma un appello affinché tutti si facciano carico di una decisione che riguarda tutti. Qualunque decisione si decida di prendere in merito all’ipotesi di CIA la si dovrà prendere collettivamente e prima del referendum perché sia chiaro a tutti che c’è una differenza sostanziale tra la nostra democrazia e quella sindacale. Al referendum votano tutti, crumiri e capetti compresi, è quindi ovvio che fare il referendum vuol dire accettare l’accordo. E noi? Noi che ci siamo fatti carico di questo rinnovo contrattuale? noi che abbiamo voluto e fatto gli scioperi? noi che ci siamo esposti in prima fila anche per chì si è tirato indietro?
L’assemblea al lato b vuole essere l’assemblea di chi c’era! di chi ha accettato la sfida! di chi, insomma, ha qualcosa da dire in più degl’altri ed oggi, mentre i giochi sembrano già chiusi, non rinuncia a decidere: senza compromessi non condivisi e senza deleghe in bianco. La nostra democrazia è partecipazione!


Delegato senza delega